A Reggio Emilia l’USB contesta le politiche del Ministro Carrozza

Di Lalla
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inviato da USB Scuola Emilia Romagna – In occasione di un intervento del ministro Carrozza ad un’iniziativa del Rotary club di Reggio Emilia, l’USB ha organizzato un presidio di protesta contro le politiche del Miur, al quale hanno partecipato circa 50 lavoratori, nonostante il brevissimo preavviso.

inviato da USB Scuola Emilia Romagna – In occasione di un intervento del ministro Carrozza ad un’iniziativa del Rotary club di Reggio Emilia, l’USB ha organizzato un presidio di protesta contro le politiche del Miur, al quale hanno partecipato circa 50 lavoratori, nonostante il brevissimo preavviso.

Il ministro ha poi dato forfait ed è stata sostituita dal sotto segretario Gian Luca Galletti. Durante il presidio una delegazione di manifestanti ha ottenuto un incontro con il sotto segretario al quale la l’USB ha fatto innanzitutto presente la propria contrarietà alle recenti note del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 settembre 2013 (divieto retroattivo di retribuzione delle ferie non godute ai precari) e del 27 dicembre 2013 (restituzione degli scatti stipendiali percepiti dal personale di ruolo nel corso del
2013).

Inoltre l’USB ha chiesto anche informazioni circa le modalità di utilizzo dei 6,2 miliardi di euro di fondi strutturali europei 2009-2013 recuperati, secondo quanto affermato a mezzo stampa, dal Presidente del Consiglio Letta.

Secondo l’USB questi fondi andrebbero completamente destinati all’edilizia scolastica liberando così anche ulteriori risorse tra le disponibilità del MIUR destinabili alla spesa corrente.

L’USB ha anche espresso il proprio dissenso per quanto concerne eventuali ulteriori aumenti dell’orario di lezione dei docenti e circa la possibile riduzione a quattro anni del ciclo delle superiori.

Considerando anche che in data odierna scadevano i termini di presentazione della domanda di partecipazione alla selezione per il nuovo presidente INVALSI , l’USB ha chiesto se la nuova commissione, recentemente instituita, è intenzionata ad una seria inversione di tendenza sul modo di formulare, somministrare e considerare i test.

Infine l’USB ha ribadito la sua ferma contrarietà alla trasformazione del Convitto Corso di Correggio da convitto nazionale a convitto annesso con conseguenti esuberi del personale ed il rischio di eliminazione di un importante istituzione educativa del territorio regionale.

Il sottosegretario Galletti ha dichiarato che l’annosa situazione venutasi a creare in seguito alla nota del MEF del 27 dicembre (restituzione degli scatti) sarebbe in via di risoluzione all’ARAN.

L’USB ha comunque ribadito che tale eventuale soluzione non dovrebbe provenire, ancora una volta, dalle economie interne allo stesso MIUR come già avvenuto in seguito all’accordo sindacale del dicembre 2012.

Per quanto riguarda l’ INVALSI, il probabile aumento dell’orario di lezione settimanale e la possibile riduzione a quattro anni del ciclo delle superiori, il sottosegretario ha dichiarato che il MIUR, al momento, non intende mettere mano all’impianto generale della scuola pubblica.

Per quanto riguarda il Convitto Corso di Correggio il sottosegretario si è impegnato a fare una verifica e rispondere ai lavoratori interessati in tempi ragionevoli.

L’USB-PI Scuola apprezza la disponibilità al confronto dimostrata dal Dott. Galletti, tuttavia non potrà ritenersi soddisfatta fino a quando non saranno date risposte chiare ai lavoratori del Convitto Corso e non ci sarà una reale inversione di tendenza nelle politiche nazionali che riguardano l’istruzione pubblica.

L’USB registra con soddisfazione che in contemporanea all’incontro a Reggio Emilia con il sotto segretario Galletti, il Ministro Carrozza ha chiesto al Ministro dell’Economia Saccomanni di sospendere immediatamente le procedure di addebito ai lavoratori della scuola di 150 euro per la restituzione degli scatti pagati nel 2013. Inoltre anche il responsabile scuola del principale partito di maggioranza è stato finalmente costretto a riconoscere che l’accordo sugli scatti del dicembre 2012 era già stato completamente coperto da un violento taglio al Fondo d’istituto, come l’USB ha denunciato fin da subito.

Ribadiamo la determinazione nel rilanciare la mobilitazione fino al ritiro delle note del Mef sugli scatti e sul pagamento delle ferie ai precari.

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