Recupero posizioni economiche Ata: cosa sta accadendo tra Miur, Mef e sindacati

Di Lalla
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red – Ieri abbiamo pubblicato un comunicato delle Organizzazioni sindacali  "Il Ministero assicura: nessun recupero sullo stipendio di febbraio", ma gli stessi sindacati si sono accorti che i problemi non sono finiti. Ecco cosa sta accadendo.

red – Ieri abbiamo pubblicato un comunicato delle Organizzazioni sindacali  "Il Ministero assicura: nessun recupero sullo stipendio di febbraio", ma gli stessi sindacati si sono accorti che i problemi non sono finiti. Ecco cosa sta accadendo.

Oggi 13 febbraio compare sul portale stipendi NoiPA una nota in cui si riporta che "a partire dallo stipendio di Febbraio 2014 è sospesa l’erogazione dell’assegno 386-ATA Valorizzazione Professionale in applicazione delle disposizione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca contenute nella nota n. 263 del 28 gennaio 2014." 

Chi ha ragione dunque?

Con nota del 5 febbraio 2014 il Miur aveva dato disposizioni al Ministero dell’Economia di procedere al recupero delle somme già corrisposte con decorrenza settembre 2013, riguardante o nuove attribuzioni di posizioni economiche oppure quelle acquisite con decorrenza settembre 2011.

"Facendo seguito – si legge nella nota – alla pregressa corrispondenza e nelle more della definizione dell’eventuale procedura di recupero del beneficio economico acquisito con decorrenza settembre 2011 ed erogato nel corso degli anni 2011 e 2012, si invita, comunque, a procedere al recupero delle somme eventualmente corrisposte al personale interessato con decorrenza settembre 2013 sia che si tratti di eventuali nuove attribuzioni, sia che si tratti di somme corrisposte per posizioni economiche acquisite con decorrenza settembre 2011.

Restano in godimento le posizioni acquisite con decorrenza antecedente alla data del 1 settembre 2011 e con effetto anche per il futuro. "

A tale nota ha fatto seguito la mobilitazione dei sindacati.

Ieri 12 febbraio si è insediato il tavolo di conciliazione. CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Fgu hanno chiesto che l’Amministrazione non proceda a ridurre le retribuzioni e a recuperare somme già liquidate, in attesa degli esiti delle azioni emendative in corso nell’ambito della procedura di conversione in legge del decreto 3/2014 attualmente all’esame della VII Commissione del Senato.

L’Amministrazione ha risposto che è imminente un incontro fra MIUR, Funzione Pubblica e MEF al fine di individuare una soluzione positiva alla vicenda. Da questa risposta è scaturito il comunicato dei sindacati " Posizioni economiche ATA. Il Ministero assicura: nessun recupero sullo stipendio di febbraio ", quando in realtà una risposta definitiva è stata differita al 18 febbraio, giorno dell’ulteriore incontro al tavolo di conciliazione.

Nel frattempo – come già accaduto del resto il mese scorso per i docenti – l’iter avviato con la nota del 5 febbraio non è stato stoppato, e infatti il personale Ata lamenta di visualizzare già nel cedolino di febbraio la decurtazione.

A questo punto sono intervenuti i sindacati Cisl, Uil, Snals e Gilda FGU con un nuovo comunicato in cui "denunciano il comportamento dei rappresentanti del MIUR che ieri, in sede di conciliazione, avevano comunicato che sugli stipendi di febbraio non sarebbe stato operato alcun intervento sulle retribuzioni del personale ATA beneficiario delle “posizioni economiche” da settembre 2011. Tali affermazioni risultano oggi smentite da quanto viene pubblicato sul portale Noi PA, dove si riporta che “a
partire dallo stipendio di Febbraio 2014 è sospesa l’erogazione dell’assegno 386-ATA VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE in applicazione delle disposizione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca contenute nella nota n. 263 del 28 gennaio 2014.”

Per i sindacati "si tratta di un comportamento inammissibile, che inficia gravemente la credibilità del MIUR rendendolo interlocutore inaffidabile, perché non a conoscenza o non in grado di governare procedure legate ad aspetti fondamentali del rapporto di lavoro; altrettanto grave il fatto che il tutto avvenga all’insaputa di lavoratori che sono in possesso di regolare nomina e prestano da anni servizi necessari per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche. "

CISL scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e Gilda Fgu confermano quindi la volontà di intraprendere tutte le iniziative necessarie a tutela del personale e della funzionalità dei servizi scolastici e dichiarano fin d’ora di assicurare il massimo sostegno ai lavoratori che vorranno impugnare in sede legale le decurtazioni retributive subite.

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