Reazioni alla proposta dell’On. Pittoni su raddoppio punteggio per i “locali” in graduatoria

Di Lalla
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red – I sindacati Or.S.A. e ANIEF intervengono in merito alla proposta dell’On. della Lega, Pittoni, di raddoppiare il punteggio di servizio ai docenti residenti nella regione Friuli, motivando la scelta con il sospetto che i punteggi di coloro che non sono "locali", spesso "non sono stati ottenuti nella maggior parte dei casi in maniera cristallina".

red – I sindacati Or.S.A. e ANIEF intervengono in merito alla proposta dell’On. della Lega, Pittoni, di raddoppiare il punteggio di servizio ai docenti residenti nella regione Friuli, motivando la scelta con il sospetto che i punteggi di coloro che non sono "locali", spesso "non sono stati ottenuti nella maggior parte dei casi in maniera cristallina".

Or.S.A. – La Segreteria dell’Or.S.A Scuola Università e Ricerca, nella figura del suo Segretario Nazionale Labate, replica alle dichiarazioni fatte dall’Onorevole Pittoni pubblicate sul Messaggero Veneto edizione di Gorizia il 15 marzo a pagina 7 e diffuse oggi da "orizzonte scuola", ritenendo razziste determinate affermazioni in un contesto dove proprio gli schieramenti di cui l’Onorevole fa parte hanno
dichiarato di non incitare e di non fare provocazioni tramite i mezzi stampa.

Le dichiarazioni rese secondo cui i friulani entrono nelle graduatorie per merito mentre i non friulani, o la maggior parte di essi, entrono dichiarando punteggi non cristallini. A tal proposito si rammenta che tutto il mondo è paese e anche in Friuli ci sono i furbi e le persone oneste, pertanto è inutile creare una situazione di odio e di sospetto fra il personale della scuola in un contesto che è già di per sè difficile.

E’ inammisibile la proposta secondo cui i locali abbiano il doppio punteggio a differenza dei non locali perchè in tal modo si violerebbe il principio di uguaglianza tra persone di uno Stato civile e democratico e non può essere civile uno Stato in cui si facciano i privileggi solo di qualcuno. L’epoca del feudalismo dove si costruivano le mura per difendersi dall’invasione straniera è già passata; l’Italia è uno Stato unico, in cui i nostri avi, meridionali e non, insieme hanno combattuto e sono morti per unirla, libero, democratico,dove il cittadino può spostarsi e lavorare ovunque senza distinzione di razza, di provenienza e soprattutto nel pubblico impiego non si può fare distinzione tra "locali "e "non locali ", esitono i lavoratori che, con o senza residenza, possono e debbono lavorare usufruendo tutti degli stessi diritti.

Le ideologie e i pensieri non si impongono con il voto di fiducia ma con delle idee intelligenti e costruttive per il bene del lavoratore. Si invita pertanto, l’Onorevole Pittoni a esprimere dichiarazioni più pacate ed a non istigare sospetti fra i dipendenti della scuola,visto che non è la prima volta che vengono espresse per mezzo stampa queste idee. Lo si invita a frequentare e a sentire i pensieri di tutti i dipendenti, locali e non, e magari così si renderà conto che la situazione è ben diversa di
quello che si pensa.

Il Segretario Nazionale dell’Or.S.A. Scuola- Università e Ricerca LABATE

Graduatorie: dalle code alle residenze. Anief contro la scelta di cancellare le graduatorie.

Chi ha lottato per impedire il trasferimento a pettine nelle graduatorie, garantito dalla Costituzione e difeso dall’ANIEF in Parlamento contro un decreto legge che avrebbe voluto sancire il contrario, dopo la battaglia persa, ora, prendendo spunto da quanto deciso in Trentino – come avevano denunciato due mesi fa – chiede il doppio punteggio per ogni anno di supplenza prestato nella provincia di residenza.

Questa accattivante richiesta (considerate le elezioni regionali) avanzata da chi vuole cancellare le graduatorie per procedere agli albi regionali e alla chiamata diretta, oggi come allora ci trova contrari e fieri oppositori. Il federalismo senza la matura crescita morale delle forze che lo potrebbero sostenere si trasforma in un becero provincialismo che tutela l’egoismo di pochi contro l’interesse della
collettivita’ ad una scuola fondata sul merito e sul rispetto delle autonomie.

Abbiamo vinto una volta e lotteremo perche’ le graduatorie non si tocchino e non si tocchi il diritto di chi, dopo tanti anni di esperienza deve assicurare un servizio di qualita’ ad un Paese che ha appena festeggiato il suo 150 anniversario. A meno che si voglia arrivare alle scuole condominiali o alle scuole private dove il dirigente puo’ assumere chi vuole.

Contro l’inserimento a pettine arriva l’emendamento che raddoppia il "punteggio locale"

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