Quattro buoni motivi perché il nostro Premier, come spesso fanno i Grandi Uomini, ammetta di aver sbagliato sul concorso scuola 2016 e torni sui suoi passi. Lettera

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Scontro generazionale. Con questa pessima legge sulla buona scuola il nostro Premier, con la complicità del suo Ministro Giannini, è riuscito, da novello Macchiavelli, a mettere contro due generazioni di insegnanti, ovvero:

Scontro generazionale. Con questa pessima legge sulla buona scuola il nostro Premier, con la complicità del suo Ministro Giannini, è riuscito, da novello Macchiavelli, a mettere contro due generazioni di insegnanti, ovvero:

i più giovani che si sono abilitati poco dopo la laurea, con un percorso più lungo in quanto per la maggior parte sprovvisti di esperienza lavorativa TFA (tirocinio formativo attivo)
e i più “maturi”, che in virtù di almeno tre anni di esperienza lavorativa, ma spesso anche 10 o 20 anni, hanno ottenuto l'abilitazione attraverso un percorso riservato di un anno PAS (percorso abilitante speciale).
E' evidente che questo concorso avvantaggia, ed è quindi richiesto, solo da chi è più giovane, poiché premia sproporzionatamente il punteggio del superamento del concorso, e invece tiene in minima considerazione il maggior punteggio di servizio e titoli in possesso dei colleghi più maturi ed esperti, che fino a ieri avrebbe consentito loro, come è sempre stato, una precedenza per ottenere il ruolo o con immissione diretta, o con concorsi riservati.

Interruzione del tanto decantato diritto alla continuità didattica.

Molti docenti che insegnano da anni nella scuola, hanno spesso raggiunto, come il sottoscritto, una stabilità di collocazione in un istituto, e sono diventati punti di riferimento per migliaia di alunni e dei loro genitori, nonché di colleghi e Dirigenti: perché, se non hanno alcun demerito e ne hanno i titoli fino a ieri richiesti, devono essere allontanati dai loro alunni?

Di colpo siamo passati da abilitati a inabili.

Ma per quale insulsa ragione gli attuali insegnanti precari, che hanno comunque studiato almeno 18 anni per la laurea, almeno uno per ottenere l'abilitazione, hanno lavorato anni e anni nella scuola, cresciuto figli, accudito genitori anziani, non dovrebbero aver ancora maturato sufficienti esperienze e competenze per educare in modo equilibrato ed efficace i propri alunni? Fino all'anno precedente erano abili, tanto che ne hanno assunti 90000, e ora di colpo sono ….scaduti,… come il bollo dell'automobile? Saremmo, se mai qualcuno lassù si fosse accorto, degli esseri umani……

Perché un concorso tanto selettivo e con concorrenti “marcati”?

Non è mai capitato che un concorso fosse tanto selettivo, costringendo tutti coloro che già lavorano in classe, molti dei quali con famiglia e figli e genitori da accudire, ad uno stress come quello che ci risucchia le forze e la volontà di continuare…. e di studiare.
Forse quella che proviamo è la sensazione che ha il manzo portato al macello: se ci ammassano nelle classi a svolgere l'esame “marcati” per età, dati i sistemi di questo Governo, è ovvio che sia nell'aria qualche volontà di …selezione naturale della specie insegnanti? Alla faccia dell'anonimato che dovrebbe tutelare l'obiettività di giudizio di ogni candidato! Il nostro Ministro ha già addirittura deciso e predetto l'età dei nuovi docenti….

Mauro Bortolotto

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