Quale USP assegnerà le supplenze annuali per i docenti della Valmarecchia, Rimini o Pesaro Urbino?

Di Lalla
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red – Dopo la notizia pubblicata in inverno, secondo la quale i docenti in servizio nei comuni della Valmarecchia sarebbero stati confermati negli stessi istituti anche per l’a.s. 2010/11, grazie ad un provvedimento speciale del Governo, giunge adesso la conferma che le nomine saranno molto probabilmente di competenza dell’USP di Rimini, nelle cui graduatorie dovrebbero quindi confluire circa 195 docenti che lo scorso anno hanno scelto Pesaro Urbino come provincia di inserimento a pettine. Pubblichiamo la lettera dei docenti precari, rivolta alle Istituzioni locali, affinchè trovino una soluzione equa per i docenti di entrambe le graduatorie.

red – Dopo la notizia pubblicata in inverno, secondo la quale i docenti in servizio nei comuni della Valmarecchia sarebbero stati confermati negli stessi istituti anche per l’a.s. 2010/11, grazie ad un provvedimento speciale del Governo, giunge adesso la conferma che le nomine saranno molto probabilmente di competenza dell’USP di Rimini, nelle cui graduatorie dovrebbero quindi confluire circa 195 docenti che lo scorso anno hanno scelto Pesaro Urbino come provincia di inserimento a pettine. Pubblichiamo la lettera dei docenti precari, rivolta alle Istituzioni locali, affinchè trovino una soluzione equa per i docenti di entrambe le graduatorie.

Gruppo docenti precari della Provincia di Pesaro e Urbino

All’Assessore all’Istruzione della Regione Emilia-Romagna
All’Assessore all’Istruzione della Provincia di Rimini
Al Responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Rimini
Al Sindaco della città di Novafeltria
Al Presidente della Comunità Montana Alta Valmarecchia
Ai Responsabili dei Sindacati della Scuola di Rimini
Al Presidente del Comitato del Si della Valmarecchia

I docenti precari di tutte le classi di concorso iscritti nelle graduatorie della provincia di Pesaro e Urbino considerato che:

 

– Nei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia i docenti precari occupano complessivamente 195 posti vacanti o non di ruolo, riferiti a tutte le scuole di ogni ordine e grado, e che tale numero risulta considerevole rispetto agli insegnanti di ruolo se si pensa che, ad esempio, all’Istituto Superiore “Einaudi” di Novafeltria su un totale di 126 insegnanti in organico di fatto solo 47 sono di ruolo, i restanti 79 sono precari, più del 60 %;

 

– I docenti precari dell’Alta Valmarecchia sono stati nominati dalle graduatorie provinciali del Provveditorato di Pesaro, graduatorie che come è noto vengono riaperte ogni due anni;

– Il passaggio dei sette Comuni dalla Provincia di Pesaro a quella di Rimini diventa attuativo proprio nell’anno, quello attuale, in cui le graduatorie sono chiuse dando vita ad una situazione conflittuale di difficile soluzione

chiedono

che l’attribuzione delle supplenze annuali relative a tutte le scuole di tutti gli ordini e i gradi dei sette Comuni dell’Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata
Feltria) che sono passati sotto la provincia di Rimini, per l’anno scolastico 2010-2011 restino di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale di Pesaro.

 

A supporto di tale richiesta si ritiene che la soluzione vada ricercata considerando la questione sotto due punti di vista: quello degli studenti delle scuole dell’Alta Valmarecchia e quello degli insegnanti precari delle scuole dell’Alta Valmarecchia. Occorre ricercare il modo migliore per garantire un servizio scolastico professionale ed efficiente agli studenti e garantire gli insegnanti precari di entrambe le provincie, Pesaro e Rimini, il diritto di mantenere od ottenere il proprio posto di lavoro.

 

Riguardo l’interesse degli studenti vogliamo sottolineare che, come sopra riportato, più del 60% del personale docente è precario. Ciò significa che l’attribuzione delle supplenze al Provveditorato di Rimini comporterebbe uno sconvolgimento repentino degli assetti scolastici, con ripercussioni sullo svolgimento del percorso educativo e del rapporto con gli studenti.

 

Con ciò non intendiamo sostenere che i docenti provenienti dalla Provincia di Rimini siano meno capaci o professionali, non è di competizione che si tratta, si tratta di considerare l’esperienza maturata nel proprio ambito scolastico, la conoscenza dell’ambiente, la competenza specifica. Molti docenti precari sono figure obiettivo all’interno degli istituti quindi rivestono un ruolo gestionale rilevante.

 

Inoltre è doveroso tenere conto del fatto che i docenti precari che sono iscritti nelle graduatorie provinciali di Pesaro hanno fatto questa scelta tenuto conto dei posti disponibili che comprendevano i sette Comuni dell’Alta Valmarecchia, 195 posti di lavoro, così come i docenti di Rimini, provincia relativamente giovane, si sono iscritti in tale sede valutando il numero delle cattedre disponibili al momento dell’iscrizione. La drastica riduzione delle cattedre metterà in seria difficoltà non solo coloro che questi 195 posti hanno negli anni, ed alcuni per molti, moltissimi anni, ricoperto, ma tutti i precari delle graduatorie della provincia di Pesaro che, a cascata, risentiranno delle conseguenze di tale riduzione. Gli insegnanti che fino ad ora hanno scelto la Valmarecchia per ragioni di opportunità territoriale, avendo la precedenza in graduatoria e non potendo più disporre dei posti dei sette comuni, si vedranno costretti a scegliere le scuole rimaste nella provincia di Pesaro. Sarà inevitabile la pioggia di ricorsi che ne conseguirà.

 

La paventata ipotesi, forse legittima da un punto di vista giuridico ma decisamente iniqua da un punto di vista professionale e sociale, di conservare i posti di lavoro in questione solamente agli insegnanti
residenti nei sette Comuni , non incide sulla soluzione del problema, considerato che questi sono solo poche unità, unità non decine. L’ampia maggioranza proviene dalla zona a mare di Pesaro e dall’area interna di Carpegna. I docenti precari provenienti da quest’ultima area costituiscono un’ampia porzione della docenza totale, ed è un’area rimasta sotto la giurisdizione di Pesaro.

 

Confidiamo in una per tutti vantaggiosa e proficua soluzione del problema che dovrebbe essere tale solo in relazione alle nomine per le supplenze del prossimo anno scolastico; successivamente ci sarà l’apertura delle graduatorie e auspicabilmente la possibilità di scegliere la provincia nella quale ciascuno riterrà più opportuno e conveniente offrire il proprio servizio.

 

Restiamo in attesa di un gentile riscontro e porgiamo cordiali saluti.

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