Protesta. Quali attività il docente si può rifiutare di svolgere? Spesso si tratta di lavori sottopagati

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red – In questi giorni in molti istituti si stanno attivando delle attività di protesta contro i tagli della Legge di Stabilità e il blocco degli stipendi. La Gilda ha messo a disposizione un documento con il quale si riassumono tutte quelle attività che non sono obbligatorie e che i docenti possono riufiutare di svolgere.

red – In questi giorni in molti istituti si stanno attivando delle attività di protesta contro i tagli della Legge di Stabilità e il blocco degli stipendi. La Gilda ha messo a disposizione un documento con il quale si riassumono tutte quelle attività che non sono obbligatorie e che i docenti possono riufiutare di svolgere.

Il documento è interessante anche perchè si mette in evidenza quanto lavoro sommerso e sottopagato, oltre quello che riguarda la correzione dei compiti, la preparazione delle lezioni etc. via con la solfa.

Ma c’è dell’altro. Quante funzioni non vengono adeguatamente retribuite, in relazione al carico di lavoro?

Prendiamo degli esempi:

  • il coordinatore di classe/segretario
  • il collaboratore del dirigente, la cui retribuzione ormai è affidata alla contrattazione
  • i responsabili di progetto, componenti di svariate commissioni, coordinatori di dipartimento. Tutte figure la cui retribuzione è irrisoria rispetto alla mole di lavoro da svolgere.
  • i docenti accompagnatori alle gite. Hanno responsabilità civili e penali e sono in servizio 24h e non vengono reitribuiti per gli straordinari effettuati.

I consigli che troverete nel dossier della Gilda affronteranno tutti questi ambiti, oltre alla questione legata all’orario di ricevimento e all’adozione dei libri di testo.

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