Proporre l’elezione diretta dei presidi?

Di Lalla
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red – La Scuola Iblea interviene in merito all’articolo del Prof. Almirante "Nel bando di concorso a Dirigente Scolastico un asterisco farà la differenza" ritenendo che "le opinioni dell’articolista non corrispondono al vero, a nostro avviso, e puntano piuttosto a gettare discredito sull’intera procedura concorsuale (e concorrenti idonei), per portare acqua ad una tesi di parte, che mira a sovvertire ogni soluzione concorsuale per la selezione dei dirigenti scolastici proponendo l’elezione diretta dei presidi"

red – La Scuola Iblea interviene in merito all’articolo del Prof. Almirante "Nel bando di concorso a Dirigente Scolastico un asterisco farà la differenza" ritenendo che "le opinioni dell’articolista non corrispondono al vero, a nostro avviso, e puntano piuttosto a gettare discredito sull’intera procedura concorsuale (e concorrenti idonei), per portare acqua ad una tesi di parte, che mira a sovvertire ogni soluzione concorsuale per la selezione dei dirigenti scolastici proponendo l’elezione diretta dei presidi"

La Scuola Iblea – 1) Nell’articolo del prof. Almirante si afferma, in merito al concorso in atto per dirigenti scolatici, che, “come è noto, è stato costellato da irregolarità macroscopiche in fase proprio di preselezione”; ebbene, al momento, come dimostrano i numerosi pronunciamenti della magistratura, non esiste una sola sentenza che abbia dato ragione a chi parla di scorrettezze e irregolarità. Affermare il contrario significa quindi gettare discredito malevolmente sul concorso e sui docenti che hanno superato con merito le prove.

2) Nell’articolo si afferma di fatto che a fronte di “250 scuole che verrebbero accorpate”, sulla base del recente piano di dimensionamento del sstema scolastico siciliano, mancherebbero all’appello altrettanti posti di presidi, portando quindi il totale effettivo di posti a concorso a -15.

L’affermazione non risponde a verità:
a) perché il piano di dimensionamento prevede complessivamente 260 interventi, ma con una soppressione reale di 146 istituti (ancora da verificare, per via dei numerosi aggiustamenti
apportati dall’Assessore, che saranno resi noti solo nel decreto di prossima pubblicazione);
b) perché in realtà sono state e continuano ad essere molte decine (forse centinaia) le scuole siciliane in regime di reggenza, cioè affidate a presidi “supplenti” incaricati di gestire 2 o più scuole, per cui il totale di posti a concorso è in realtà ancora tutto da quantificare nelle sue dimensioni reali.

3) Nell’articolo si afferma, in merito al precedente concorso (2004) per dirigenti scolastici – prima “congelato” dalla magistratura e ora riavviato con una ricorrezione dei compiti scritti consegnati – che dovranno essere
corretti i compiti di 1600 concorrenti e dunque, “se i numeri per loro stessa natura razionale non mentono, tutto questo significa che posti disponibili a dirigente scolastico per la Sicilia non c’è nemmeno l’ombra”. Tutto questo non è esatto: a) perché in realtà i concorrenti da valutare sono poco più della metà di quanto viene detto; b) perché non è affatto matematico che una buona parte di questi superi la ricorrezione, il corso di formazione e la prova orale finale: anzi, è piuttosto probabile (per motivi che non stiamo qui ad elencare) che i vincitori finali saranno solo qualche decina.

In conclusione, se è vero che il totale dei posti a disposizione per i vincitori del nuovo concorso, già dall’a.s. 2012-2013, sarà inferiore a quanto dichiarato nel bando di concorso (237), tuttavia, in considerazione anche dei pensionamenti e della vita media di 3-5 anni delle liste di idoneità, è più che probabile che comunque i vincitori troveranno una sede da occupare nei prossimi anni. Semmai i problemi deriveranno dalle storture dell’attuale piano di dimensionamento, come da noi più volte affermato sul nostro sito, che andrà necessariamente corretto al più presto. Ciò che abbiamo argomentato e dimostrato con dati di fatto, se da un lato confuta quanto di erroneo viene spesso pubblicato, tuttavia non spiega l’accanimento di certi ambiti del mondo scolastico e di certa stampa contro il concorso per dirigenti scolastici, la cui felice conclusione è da auspicare per il riassestamento del sistema scolastico siciliano; per cui ci domandiamo e domandiamo ai vostri più attenti lettori: a chi giova puntare sull’allarmismo e sul catastrofismo?

Nel bando di concorso a dirigente scolastico un asterisco farà forse la differenza in Sicilia

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