Il programma di Bersani per la scuola in 7 punti: dall’organico funzionale alla cancellazione del Maestro unico
red – Pubblichiamo i sette punti del programma di Bersani, candidato premieri per il centro sinistra in ballottaggio con Matteo Renzi, che riguardano la scuola. "Non ci è piaciuto – ha affermato riferendosi agli interventi governativi di questi ultimi mesi – veder dare schiaffoni alla scuola". Qual è la ricetta di Bersani?
red – Pubblichiamo i sette punti del programma di Bersani, candidato premieri per il centro sinistra in ballottaggio con Matteo Renzi, che riguardano la scuola. "Non ci è piaciuto – ha affermato riferendosi agli interventi governativi di questi ultimi mesi – veder dare schiaffoni alla scuola". Qual è la ricetta di Bersani?
"Perché l’istruzione torni ad essere il grande ascensore sociale di cui l’Italia ha bisogno, – ha dichiarato Bersani – il luogo di formazione della coscienza civica dei cittadini", occorre:
- Assegnare un organico funzionale stabile per almeno un triennio ad ogni scuola.
- Un piano pluriennale per estendere la rete di asili nido e raggiungere l’obiettivo del 33% di copertura dei posti imposto dall’Europa.
- Cancellare il Maestro unico della Gelmini per riportare in vetrina i gioielli di famiglia del sistema scolastico italiano: tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze nella primaria.
- Scuole aperte tutto il giorno, per permettere agli studenti di studiare a scuola da soli o in compagnia, per fare sport, musica e teatro. Perché le scuole diventino il cuore di quartieri e città.
- Lotta alla dispersione scolastica, perché nessuno sia lasciato indietro. Dimezzare la dispersione come chiede l’Europa 2020 richiede interventi mirati, percorsi individualizzati, tempi distesi per l’apprendimento.
- Un piano straordinario per l’edilizia scolastica. Oggi il 64% delle scuole non rispetta le norme di sicurezza. E’ una vera emergenza nazionale. Servono interventi urgenti: – allentare il patto di stabilità interno per quegli enti locali che investono nella ristrutturazione o nella edificazione di nuove scuole, incentivando la costruzione di scuole con ambienti di apprendimento innovativi ed eco sostenibili.
-rifinanziare la nostra legge 23, che permetteva un’accorta pianificazione degli interventi di concerto con gli enti locali
– offrire ai cittadini e alle cittadine la possibilità di destinare l’8 x mille dello Stato, in modo mirato all’edilizia scolastica. - Bilanciare l’istruzione e la formazione tecnica e professionale, perché siamo stati un grande paese industriale, quando abbiamo avuto i grandi periti industriali.