Progetto D.A.T.A., al “Carlo Andreozzi” di Aversa studenti cambiano aula per le diverse discipline. Lettera

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Egregio Direttore, sono la professoressa Maria Gallo dirigente dell’Istituto Tecnico Statale “Carlo Andreozzi” di Aversa in provincia di Caserta, storica istituzione scolastica e fiore all’occhiello dell’istruzione tecnica per geometri e ragionieri della città e dell’intero agro.

Ho letto con molto interesse un articolo della redazione pubblicato in data 28 luglio 2017 dal titolo “La scuola in cui sono gli alunni a cambiare aula per ogni disciplina. Ad attenderli gli insegnanti”.

A proposito dell’innovativa scelta operata dalla scuola media “Crusillano” di Omegna, volevo comunicare agli attenti lettori della vostra rivista che il nostro istituto, a partire dall’anno scolastico 2016/17, ha attuato un progetto simile al quale è stata attribuita la denominazione di “D.A.T.A.”, acronimo di Didattica in Aule Tematiche di Apprendimento.

Tale progetto prevede, ovviamente, un approccio rivoluzionario alla maniera di insegnare proponendo un modello di scuola quanto più vicina allo standard europeo. Le tradizionali aule e i laboratori all’avanguardia divengono, quindi, ambienti di apprendimento in cui sono gli alunni a recarsi nel corso della giornata scolastica mentre gli insegnanti li attendono e ospitano in un luogo educativo appositamente creato per loro o, persino, con loro.

Intendo dire, la personalizzazione dell’aula da parte del docente per rendere immediatamente riconoscibile e più motivante l’ambiente di apprendimento è uno dei tratti principali del progetto. La “costruzione” di uno spazio, arricchito da elementi di immediato richiamo alla disciplina, comporta, sovente, un’attiva collaborazione del docente con i discenti, ottenendo anche l‘effetto di rinsaldare il loro rapporto di reciproca fiducia ed esaltando gli aspetti creativi posseduti dai ragazzi, spesso, inespressi durante l’intero percorso scolastico.

L’idea, piuttosto temeraria ma altamente stimolante, è sorta a me e ai membri del mio staff, in particolare i professori Giuseppe Mattiello e Gerardo Bencivenga, sulla base dell’esperimento già posto in essere dai Licei romani “Labriola” e “Kennedy”.

Infatti, in piena fase di elaborazione e implementazione dello stesso, abbiamo fatto visita ai colleghi del “Labriola” per avere uno scambio di idee al riguardo e per verificare, da vicino, la fattibilità dell’esperimento.

Un incontro che si è rivelato altamente proficuo, anche grazie alla gentilezza e alla disponibilità evidenziate nell’accoglierci da parte del personale della suddetta scuola.

Siamo riusciti in breve tempo, e contro ogni nostra più rosea aspettativa, ad ottenere il pieno appoggio del corpo docente, che ha mostrato grande professionalità ed elasticità nell’adattarsi al cambiamento, sia organizzativo sia didattico, e il plauso unanime della comunità locale, sociale, religiosa e politica, che è stata coinvolta e ha partecipato con interesse a convegni di presentazione, osservazione e analisi del progetto.

Anche i media hanno contribuito alla valorizzazione del “D.A.T.A.”, dandone visibilità in Internet sulla piattaforma web “YouTube” e in televisione.

Siamo stati, infatti, protagonisti della trasmissione di approfondimento culturale, curata dalla testata del TG3 Campania, “Telecamere in classe”, andata in onda il 23 dicembre del 2016.

Ciò che ci ha, però, maggiormente confortato e rassicurato sul fatto di aver preso la direzione giusta è stato, indubbiamente, l’entusiasmo degli alunni.

Consapevoli di vivere un cambiamento, radicale e significativo, nella tradizionale dinamica del rapporto di insegnamento/apprendimento, hanno, in effetti, manifestato un notevole senso di responsabilità nell’organizzazione della cosiddetta “transumanza” da un’aula all’altra.

Non si sono, infatti, registrati infortuni, con una percentuale, quindi, pari a zero o incidenti di percorso.

Ragguardevole e degna di nota è stata anche la ricaduta sulla loro performance in generale, efficacemente migliorata sia in termini di profitto sia di comportamento.

Bisogna, infine, ricordare che non abbiamo né richiesto né ricevuto incentivi di alcun tipo, si è trattato, e proseguiamo in questa direzione, di un’operazione a costo zero per l’Amministrazione.

Ora che ci stiamo preparando a un nuovo anno scolastico, ben carichi di aspettative e sempre pronti a perfezionare i molteplici aspetti di un progetto laborioso e complesso ma, ripeto, molto gratificante, ci faceva piacere farlo conoscere, ancor di più, a livello nazionale tramite la vostra rivista. Rimaniamo, perciò, a disposizione per ulteriori approfondimenti e disponibili a contatti con la “Crusillano” per qualsiasi tipo di ausilio e/o consiglio.

Grazie per l’attenzione, Sua e dei lettori.

Prof.ssa Maria Gallo

Dirigente I.T.S. “Andreozzi”-Aversa

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