Progetti PON, analisi Anquap su criticità causa del malcontento dei DSGA

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L’Anquap è ritornato sulla questione dei gravosi impegni per i DSGA, derivanti dai progetti PON, pubblicando un apposito documento.

Nel documento si evidenziano tutte le criticità, avanzando contemporaneamente delle proposte per superarle.

Il documento:

La situazione di grave disagio e diffuso malcontento di molti colleghi Direttori SGA in riferimento alle attività da svolgere per la realizzazione dei Progetti Europei, Nazionali o Regionali, ha assunto negli ultimi tempi una connotazione di vibrata protesta. Di qui l’esigenza di una analisi ragionata delle principali CRITICITA’ per cercare di comprendere a fondo le ragioni del giustificato malcontento e per avanzare proposte di superamento delle criticità medesime:

  • La concomitanza nell’emissione di molti avvisi, le incertezze delle autorizzazioni e dei tempi di realizzazione, hanno indotto i Dirigenti Scolastici a presentare la candidatura dell’Istituzione Scolastica per molti di essi, senza adeguata verifica delle condizioni di fattibilità.

Le emissioni delle autorizzazioni stanno seguendo la medesima sorte degli avvisi: l’una dopo l’altra concentrate in un lasso temporale molto ravvicinato, con la conseguenza che gli uffici di segreteria si trovano a far fronte ad una mole di lavoro impossibile da svolgersi durante l’orario di servizio.

Tale situazione non si è mai verificata nelle decorse programmazioni, durante le quali gli avvisi erano ben distribuiti nell’arco temporale di realizzazione. Quella attuale (la  programmazione 2014-2020) è partita in notevole ritardo e la maggior parte degli avvisi risultano essere stati emessi ed autorizzati tra gli anni 2016 e 2017, quindi con 2/3 anni di ritardo; un ritardo di cui le scuole sono incolpevoli e del quale non possono subire le conseguenze.

  • Eccessiva frammentazione delle disposizioni per la realizzazione dei Progetti. Infatti, solo in data 9 Febbraio 2018 sono state pubblicate le Disposizioni e istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 che rappresentano un compendio, una sintesi nemmeno molto esaustiva, di quanto indicato nelle molteplici  circolari emesse sin dalla prima autorizzazione.

La sovrabbondanza di disposizioni impartite di frequente non in armonia tra loro, ha creato notevoli difficoltà nell’avvio dei progetti, soprattutto in quelle regioni che “approcciavano” per la prima volta alla loro realizzazione.

Nelle passate programmazioni le II.SS. disponevano di Linee Guida sicuramente più specifiche e dettagliate sia per gli interventi FESR che FSE

  • La maggior parte delle attività propedeutiche ai percorsi formativi sono principalmente a carico del Direttore SGA e del personale amministrativo. Infatti, subito dopo l’autorizzazione accedono alla sua competenza specifica:
  1. a) Prelevare l’autorizzazione formale destinata alla Scuola
  2. b) Assumere a bilancio il finanziamento a seguito della specifica delibera del Consiglio d’Istituto
  3. c) Attendere a tutta la fase istruttoria degli avvisi di selezione poiché, da profilo egli “Svolge attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili”.

Tale attività istruttoria si presenta complessa e impegnativa: basti pensare a mo di esempio a quante sono le professionalità da selezionare (tutor, esperti, referente alla valutazione, figure di supporto, figura aggiuntiva etc.) e quante le procedure da attuare (interna – collaborazione plurima – esterna – soggetti giuridici)

  1. d) Predisporre e formalizzare i provvedimenti a valle delle procedure di selezione (incarichi, contratti etc.)
  2. e) Dare seguito compiuto alla fase della pubblicità, propedeutica anch’essa all’avvio dei singoli moduli
  3. f) Predisporre, nel rispetto pieno della complessa ed impegnativa normativa di riferimento, tutti gli atti e le procedure per l’acquisizione di beni e/o servizi
  4. g) Inserire in piattaforma GPU la documentazione relativa alle attività svolte (dalla selezione agli incarichi/contratti).
  • Da questo ultimo punto, si può “ripartire” per la disamina delle ulteriori criticità. Infatti, le piattaforme (GPU e SIF 2020) sono spesso disallineate alla normativa e, di frequente, mal funzionanti o eccessivamente contorte, con buona pace della tanto propugnata “semplificazione amministrativa”.

È stato spiegato per le vie brevi che ciò che a volte agli operatori sembra contorto ed eccessivo è utile invece per far fronte a specifiche richieste che l’Unione Europea inoltra all’Autorità di Gestione in fase di rendicontazione.

Ma il risultato non cambia: molto tempo viene sprecato nell’utilizzo di un sistema informativo inadeguato sin dalle fasi iniziali e che essendo soggetto a frequenti modifiche in corso d’opera costringe di fatto DSGA ed Assistenti amministrativi a fare e disfare i medesimi adempimenti più e più volte.

E quando gli stessi operatori sperano in un aiuto dal supporto AdG o INDIRE, spesso vengono ignorati o ricevono risposte non esaustive.

Come si può facilmente notare, già da sole, tutte queste attività richiedono un impegno sicuramente “non ordinario”.

E siamo solo alla fase iniziale… infatti anche se, mettendo in campo tutta la buona volontà, si riescono a superare le descritte difficoltà, spesso accade che:

  • il Direttore SGA venga coinvolto anche nelle fasi non di sua stretta competenza e, nello specifico:
  • 1) validazione struttura: Informazioni Generali – Competenze – Articolazione singolo modulo – Sedi del modulo)
  • 2) inserimento anagrafica
  • 3) inserimento calendario
  • 4) inserimento presenze e assenze

di spettanza del Dirigente Scolastico (1) e dei tutor (2-3-4)

Durante la fase di realizzazione dei percorsi formativi il Direttore SGA ha, inoltre, il compito gravoso e critico di curare l’organizzazione dei servizi generali onde garantire il supporto del personale Collaboratore Scolastico ai percorsi formativi. Compito arduo, questo, e non sempre di facile attuazione poiché spesso i calendari vengono modificati dal Dirigente Scolastico, Esperti o tutor (per cause o esigenze sopraggiunte) rendendo ineludibile il ricorso ad un frequente cambiamento delle disposizioni di servizio rivolte al  Personale, con ripercussioni inevitabili su tutte le restanti attività scolastiche.

Ed ecco che si arriva alla fase più delicata della gestione contabile che il Direttore SGA conduce quasi esclusivamente da solo in quanto di sua competenza e diretta responsabilità:

  • registrazione delle fatture
  • registrazione dei contratti
  • adempimenti Anagrafe delle Prestazioni
  • registrazione impegni di spesa
  • liquidazione impegni di spesa assunti
  • pagamento con emissione di mandati
  • adempimenti fiscali e previdenziali

In  aggiunta, come se quanto sopra non bastasse,  tutti gli adempimenti connessi alla  Piattaforma GPU per la chiusura del progetto che, ad oggi, non sono completamente chiari.

Queste sono solo alcune delle molteplici criticità oggettivamente riscontrabili, soprattutto nella fase di avvio e di realizzazione dei Progetti a finanziamento Europeo e nello specifico FSE, focalizzando l’attenzione sulle attività che afferiscono alla dirette competenze ed attribuzioni del  Direttore SGA.

Riprendendo quanto già illustrato nel documento ANQUAP PON E POR: LE ATTIVITÀ DEL DSGA E DEL PERSONALE ATATRA DOVERI DA OSSERVARE E LEGITTIME PROTESTE del 26/3/2018 “qualora la mole e la complessità dei programmi deliberati determinasse oggettive difficoltà al lavoro dei servizi amministrativi(magari per una erronea valutazione del principio di adeguatezza)”, dovrebbe essere cura del Dirigente Scolastico che dirige e coordina, individuare, in collaborazione con il Direttore SGA, gli strumenti più utili per cercare di superare le criticità e l’eccessivo carico di lavoro  che la realizzazione di tali progetti causano ai servizi amministrativi stessi e porre, a carico delle  Spese Gestionali, quanto previsto dal capitolo 6.2.3 delle Disposizioni e istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 di cui alla nota prot. 1498 del 09.02.2018 : “in mancanza di risorse interne all’Istituzione scolastica titolare del progetto, di avvalersi della collaborazione plurima di cui all’art. 57 del CCNL Scuola. Solo in via del tutto eccezionale, una volta esperite tutte le possibilità di coinvolgimento di personale appartenente all’istituzione scolastica, è possibile fare ricorso a supporto esterno con la precisazione che non è mai ammissibile l’intera esternalizzazione del servizio”. Si ricorda che la norma contrattuale citata (la collaborazione plurima) è applicabile anche per il Direttore SGA.

Selezionando personale esperto (o in collaborazione plurima) e con la supervisione comunque del Direttore SGA della scuola, le fasi di:

  1. a) istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti
  2. b) gestione del personale a supporto dei percorsi formativi
  3. c) aggiornamento piattaforma GPU

potrebbero essere affidate a quest’ultimo, con un notevole alleggerimento di carichi di lavoro in capo al Direttore SGA stesso che, pur nella complessità degli impegni, sarebbe chiamato:

  • alla supervisione del personale di supporto
  • a svolgere i compiti più strettamente afferenti alle sue competenze contabili

compatibilmente al rispetto dell’orario di lavoro ordinario così come disciplinato dal vigente CCNL/Comparto Scuola del 29/11/2007.

Anche questa ipotesi – prevista dalle disposizioni – potrebbe risultare non risolutiva ed allora sarà inevitabile rinunciare al (o ai) progetto/i autorizzato/i.

Nelle circostanze in cui il Direttore SGA si rende disponibile alla realizzazione dei PON, svolgendo prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, deve vedersi riconosciuto un compenso orario superiore alla vigente misura contrattuale (€ 18,50), così come previsto per esperti e tutor, anche quando sono personale interno alla scuola (o in collaborazione plurima). Se si riconosce una particolare connotazione di professionalità ad esperti e tutor, lo stesso riconoscimento deve riguardare il Direttore SGA.

Infatti all’esperto viene riconosciuto un compenso orario lordo dipendente di € 52,75 e al tutor un compenso orario lordo dipendente di € 22,60. Entrambi i compensi citati, riferiti ai docenti, sono superiori alle misure contrattuali vigenti (€ 35,00 per la docenza ed € 17,50 per le ore aggiuntive non di insegnamento).

È indubbio, però, che i competenti uffici del MIUR (se del caso coinvolgendo anche l’Unione Europea) devono rimuovere le criticità analiticamente descritte e rendere cogente la procedura e gli atti di deliberazione dell’autorizzazione a partecipare alla selezione. In altri termini ci si candida alla realizzazione di progetti solo se adeguatamente verificate le condizioni di fattibilità (interne ed esterne), non a prescindere dalle stesse.

Inoltre, deve essere chiaro che il fine istituzionale delle scuole non è quello di diventare un “progettificio” (a volte informe ed incoerente di ampliamento dell’offerta formativa) ma quello di realizzare compiutamente le attività curricolari e di condurre correttamente le attività gestionali, che la condizione dell’autonomia ha reso particolarmente impegnative e complesse.

Lì, 06.04.2018

IL RESPONSABILE UFFICIO PON IL PRESIDENTE
Alfonsina Montefusco Giorgio Germani

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