Primo importante risultato per ADIDA (Associazione Docenti Invisibili Da Abilitare)

Di Lalla
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Ufficio stampa ADIDA (associazione docenti invisibili da abilitare) – L’associazione ADIDA ha ottenuto il suo primo importante risultato con una conferenza nazionale, che si è tenuta lo scorso 21 maggio a Roma, presso la sede delle associazioni nel quartiere dell’Esquilino.

Ufficio stampa ADIDA (associazione docenti invisibili da abilitare) – L’associazione ADIDA ha ottenuto il suo primo importante risultato con una conferenza nazionale, che si è tenuta lo scorso 21 maggio a Roma, presso la sede delle associazioni nel quartiere dell’Esquilino.

Hanno partecipato all’evento molti docenti e non docenti, gremendo la sala. Più che positivi i risultati ottenuti dalla giovane associazione, che vede ormai crescere le adesioni di giorno in giorno. Attualmente gli aderenti sono circa quindicimila e sembra che siano anche molto interessati alle iniziative proposte.

L’evento ha avuto inizio con la presentazione del Direttivo dell’ADIDA, composto da nove persone, provenienti da tutta Italia e con i curricula più diversi, ma anche più rappresentativi della categoria dei docenti da abilitare con molti anni di servizio. L’associazione ha invitato tutte le parti politiche attualmente in Parlamento, ha ospitato e dato la parola in un secondo momento all’On. Salatto del Partito Popolare Europeo e di Futuro e Libertà, al Sen. Pittoni della Lega Nord Padania e all’On. Coscia del Partito Democratico.

L’ultima parte della conferenza è stata dedicata al confronto diretto fra gli associati e gli avvocati Gozzi e Bonetti, che ormai da tempo svolgono per l’ADIDA le attività ricorsuali. Cercare di risolvere il problema di essere ancora senza abilitazione è prerogativa principale dell’associazione. E (decreto, 249/10) con il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) con tripla selezione a sbarramento e numero chiuso all’ingresso, non tiene conto né degli anni di servizio di molti insegnanti, né del gran numero di docenti da abilitare e di neolaureati. Il loro numero infatti è cresciuto nell’attesa di un percorso abilitante da quando, nel 2008, sono state chiuse le SISS.

L’On. Salatto ha promesso un’interrogazione al Parlamento Europeo in merito alla direttiva europea 85/2005 che riconosce per tutti quelli che hanno svolto una professione nell’ambito dei Paesi UE per 360 giorni, devono avere il riconoscimento professionale relativo.

Il Sen. Pittoni, intervenendo al dibattito, ha detto: “ Secondo me gli insegnanti che hanno lavorato più di 360 giorni, non possono essere trattati così.” Aggiungendo inoltre, la lettura dell’art.10 al punto c “ I docenti, che hanno maturato 360 giorni di servizio, anche non continuato, presso le scuole italiane, hanno il diritto di accedere direttamente al tirocinio formativo attivo anche in sovrannumero

L’On. Coscia, infine, dopo aver sottolineato che per il PD la condizione dei docenti da abilitare con servizio è legata ai tagli degli organici, ha proposto un tavolo di lavoro permanente tra le varie forze politiche sensibili e attente al problema e i rappresentanti dell’ADIDA, al fine di individuare una soluzione efficace e duratura alla questione della III fascia d’istituto.

Tre possibilità apprezzabili e soprattutto da seguire nelle loro evoluzioni dai membri del Direttivo ADIDA, ma soprattutto, dagli aderenti all’associazione che sempre di più chiedono giustizia e rispetto del lavoro svolto.

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