Presidi siciliani, ultima fase: legge sanatoria approvata

Di Lalla
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red – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano controfirma la legge Siragusa-Vicari sul concorso a preside in Sicilia e il commissario ad acta emanato l’apposito provvedimento di annullamento delle prove previste per il prossimo 13 e 14 dicembre: è finita, il concorso non si rifà, i presidi resteranno ai loro posti.

red – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano controfirma la legge Siragusa-Vicari sul concorso a preside in Sicilia e il commissario ad acta emanato l’apposito provvedimento di annullamento delle prove previste per il prossimo 13 e 14 dicembre: è finita, il concorso non si rifà, i presidi resteranno ai loro posti.

Non appena la legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, sarà emanato il provvedimento di definitivo annullamento della rinnovazione delle prove scritte della procedura concorsuale in atto sospesa.

Il Dirigente Vicario dell’USR Sicilia, Dott. Giuseppe Italia, così commenta l’avviso: "Colgo l’ occasione per testimoniare pubblicamente l’ impegno di quanti, pur con comprensibile disagio, a diverso titolo – Componenti della Commissione giudicatrice, Colleghi Dirigenti e Collaboratori della Direzione Generale, Dirigenti delle istituzioni scolastiche individuate quali sedi di esami – si sono adoperati con intensa e intelligente attività lavorativa per dare concreto adempimento a quanto statuito dagli organi giurisdizionali. Il loro impegno va riconosciuto quale adeguamento al canone fondamentale delle relazioni istituzionali e cioè il rispetto delle regole.

Ringrazio altresì, quanti – soggetti singoli od organizzazioni – pur non condividendo nel merito le citate statuizioni, hanno comunque compreso e rispettato l’attività di questo Ufficio, riconoscendole il significato di adempimento istituzionale non derogabile.

Ringrazio infine lo stesso Commissario ad acta per il garbo con cui ha svolto il delicato compito e per il rispetto con cui ha operato nei confronti del personale di questo Ufficio.

E per ultimo formulo per me l’ augurio che questi riconoscimenti non siano fraintesi da qualcuno come compiacimento per l’ epilogo di una vicenda che ha impegnato oltremodo l’ attività di questo Ufficio negli ultimi tempi, e nella quale alcuni hanno voluto scorgere un appannamento della trasparenza amministrativa di chi, per diversi anni, ha avuto l’ onere della conduzione di questo Ufficio Scolastico Regionale.

Consapevole come sono del fatto che in democrazia il riconoscimento del diritto di alcuni comporta necessariamente una qualche limitazione al corrispondente diritto di altri, ritengo che l’ Amministrazione e i suoi Organi non possano esprimere compiacimenti ma soltanto dare attuazione intelligente e tempestiva alle disposizioni emanate dagli organi competenti secondo il nostro ordinamento."

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