Precarizzare la scuola, una proposta “dal basso”

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red – Sul quotidiano "Il Giornale" è apparso un articolo, a firma Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la sussidiarietà), che affronta la questione del precariato e dell’arruolamento dei docenti. All’apertura del "meeting di comunione e liberazione", una proposta articolata che vi riassumiamo in pochi punti.

red – Sul quotidiano "Il Giornale" è apparso un articolo, a firma Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la sussidiarietà), che affronta la questione del precariato e dell’arruolamento dei docenti. All’apertura del "meeting di comunione e liberazione", una proposta articolata che vi riassumiamo in pochi punti.

In breve, l’articolo di Vittadini dice:

  • no alle immissioni in ruolo dei docenti precari che si avvieranno da settembre;
  • si all’assunzione diretta da parte delle scuole;
  • no a contratti a tempo indeterminato, ma assunzione solo a tempo, prendendo ad esempio paesi come Olanda, Belgio, Regno Unito, Svezia, Polonia.

Una proposta che parte dall’idea di rinnovare la classe docente, che, evidentemente, secondo Vittadini viene pregiudicata dall’assunzione degli attuali precari iscritti in graduatoria. Non mancherà di suscitare dibattito e polemiche la proposta dell’abolizione dei contratti "a vita" e la precarizzazione del rapporto di lavoro tra docente e scuola.

Una proposta dal basso, che ripercorra la tradizione di riforme e cambiamenti dal basso che ha caratterizzato la storia della penisola. Questa l’intenzione del presidente della Fondazione per la sussidiarietà. Cosa ne penseranno docenti precari e giovani aspiranti docenti?

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