Precari scrivono Napolitano: emetta parere su graduatorie

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AGI – Cobas Palermo a nome 15mila supplenti: contro ‘code’ già sì Tar

AGI – Cobas Palermo a nome 15mila supplenti: contro ‘code’ già sì Tar

Continua la battaglia dei precari della che contestano le nuove norme che regolano gli spostamenti da una provincia all’altra nelle graduatorie ad esaurimento utili ad accedere alle supplenze ed alle immissioni in ruolo: oggi un folto raggruppamento di docenti non di ruolo di Palermo, sostenuto dai Cobas, ha emesso un comunicato attraverso cui annuncia di essere in procinto di inoltrare una lettera al Capo dello Stato per sollecitare il suo giudizio riguardo il ricorso emesso dagli stessi precari nel luglio 2009.

Gli artefici del ricorso rivendicano la possibilità di scegliere due province aggiuntive alla propria senza essere collocati, come prevede invece il regolamento introdotto dal Miur (attraverso il dm 42/09) in occasione dell’ultimo rinnovo delle graduatorie, in fondo alle liste di attesa: per i precari siciliani questa soluzione "oltre a discriminare i lavoratori meridionali che con grandi sacrifici sostengono il regolare andamento delle scuole del Centro-Nord, rappresenta un grave precedente di sperequazione regionale nell’ambito di norme omogenee sul piano nazionale".

I circa 15mila precari della scuola coinvolti nel ricorso (a fronte di quasi 300mila complessivi inseriti nelle gradutorie) sono, inoltre, forti del fatto che hanno già ottenuto a proprio favore diverse ordinanze di sospensiva del decreto ministeriale. E di recente hanno visto accolte le proprie ragioni nelle motivazioni del giudizio del Tar del Lazio, formulate con l’ordinanza collegiale 230 del 5 febbraio 2010. Con tale ordinanza il tribunale amministrativo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del comma 4-ter della legge 167/09, con la quale il parlamento ha bloccato le ordinanze già esecutive, e ha disposto l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

"Si rende perciò noto – annunciano i supplenti palermitano – che il giorno 6 aprile, a partire dalle ore 11 fino a tutto il pomeriggio, verranno inviate tutte le lettere firmate dai precari della scuola al Capo dello Stato. I precari della scuola attendono un parere in tempi utili nella misura del reale, dal momento che – concludono – la cosiddetta graduatoria ad esaurimento si rinnova ogni due anni e tra qualche mese ne decadrà la validità"

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