Precari, giro di vite sui certificati facili

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FGU – Operazione trasparenza, Gilda soddisfatta. Precari e "certificati facili", la Gilda degli Insegnanti esprime soddisfazione per la decisione del ministero dell´Istruzione di prevedere termini più stretti (tre giorni dalla firma del contratto a tempo indeterminato) per la presentazione della documentazione in originale o in copia conforme dei titoli e servizi, con particolare riferimento a quelli effettuati dai docenti nelle scuole private o in corsi di formazione.

FGU – Operazione trasparenza, Gilda soddisfatta. Precari e "certificati facili", la Gilda degli Insegnanti esprime soddisfazione per la decisione del ministero dell´Istruzione di prevedere termini più stretti (tre giorni dalla firma del contratto a tempo indeterminato) per la presentazione della documentazione in originale o in copia conforme dei titoli e servizi, con particolare riferimento a quelli effettuati dai docenti nelle scuole private o in corsi di formazione.

"Per la Fgu-Gilda degli Insegnanti – dichiara il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio – si tratta di un segnale positivo da parte di viale Trastevere che accoglie la richiesta, avanzata dalla nostra associazione lo scorso maggio, di introdurre procedure più incisive di controllo sulla documentazione da presentare in occasione dell´assunzione dei docenti con contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato. Purtroppo, in alcuni casi, la cosiddetta autocertificazione si trasformava in dichiarazioni mendaci per far valere titolo e servizi non conseguiti regolarmente. Veri e propri reati che hanno leso i diritti di chi rispettava leggi e normative vigenti".

La Fgu, quindi, invita l´Amministrazione a proseguire con questa "operazione trasparenza" chiedendo rigore nei controlli su tutte le documentazioni e che, in caso di falsificazioni o di comportamenti messi in atto con dolo e colpa grave, si proceda con le sanzioni previste dalla legge, con il pagamento dei conseguenti danni erariali. "Inoltre – aggiunge Di Meglio – il Miur deve effettuare verifiche generalizzate nei confronti di tutti gli enti che erogano titoli spendibili nelle graduatorie, così da identificare percorsi formativi poco seri e inadeguati. Non è accettabile – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – che si continui a speculare sui bisogni dei giovani e dei docenti supplenti inseriti nelle graduatorie facendo pagare loro corsi di basso profilo e del tutto inutili solo per far valere un punteggio maggiore".

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