Potenziamento e reti scuole, Granato (M5S): modificato DDL abolizione titolarità scuola, ecco perché

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La Senatrice del M5S, Bianca Laura Granato, è intervenuta su FB per illustrare le modifiche al disegno di legge (763) sull’abolizione della chiamata diretta e della titolarità su ambito, attualmente al vaglio del Senato.

Nello specifico, la Granato spiega il perché è stato abolito dal DDL il comma 73-ter secondo cui il dirigente doveva acquisire la disponibilità del docente, assunto precedentemente alla legge 107/2015, prima di assegnarlo su posto di potenziamento, e quello sull’utilizzo dei docenti nelle reti di scuole che prevedeva anch’esso prioritariamente la disponibilità dell’insegnante.

Potenziamento  e graduatoria interna di istituto

La Senatrice spiega che il suddetto provvedimento, come evidenziato anche dal Miur, avrebbe determinato la creazione di due graduatorie interne di Istituto: una per gli assunti prima della 107 e quelli assunti dopo.

Il post:

Perché abbiamo eliminato il comma 73 ter che avevamo inserito nel testo del ddl 763? Perché ci siamo resi conto che introduceva per legge una differenza tra varie tipologie di organico che con questo disegno di legge volevamo invece cancellare definitivamente grazie all’assegnazione di tutto il personale di ruolo anche dopo l’entrata in vigore della legge 107/15 su scuola. 
Cosa sarebbe successo se avessimo deciso di mantenere quel comma? 
Nelle scuole avremmo dovuto istituire 2 graduatorie: quella dei docenti assunti prima della legge 107/15, a cui bisognava chiedere la disponibilità di essere inseriti su posti di potenziamento, cui si sarebbero sommati quelli assunti dopo l’entrata in vigore del ddl 763, ovvero dopo il 1 settembre 2019, e quella dei docenti assunti su ambito per effetto della legge 107/15 dal 1 settembre 2015 al 31/08/2019 con anche i soprannumerari. E cosa ne sarebbe stato dei docenti che già adesso hanno scelto di essere utilizzati in parte o interamente su potenziamento? Dove avremmo dovuto inserirli? Mi stupirei se qualcuno la trovasse una buona soluzione, si tratta invece di un autentico pastrocchio, oltretutto discriminatorio.

Infatti il potenziamento che il ddl 763 destina alla graduale estinzione per riassorbimento, dal comma 73 ter sarebbe invece legittimato e quei docenti assunti nella fase C della 107, sarebbero marchiati in eterno.

Sappiamo bene che se non ci fosse stato il nostro ddl avremmo ancora attiva la più potente arma messa nelle mani della dirigenza scolastica dalla legge 107/2015, che ha trasformato la classe docente in una categoria soccombente su tutti i fronti rispetto a richieste di lavoro sommerso con cui le scuole dell’autonomia sono oggi spesso trasformate in delle passerelle allestite ad arte per nascondere il vuoto di un’offerta formativa sempre meno realmente efficace, modulata sulle richieste del mercato piuttosto che sulle esigenze di alunni e famiglie.

Utilizzo docenti nelle reti di scuola

Abolito anche il comma del DDL relativo all’utilizzo dei docenti nelle reti di scuole, sulla base del quale il dirigente doveva prima acquisire il consenso del docente.

Sulle reti di scuola la Granato ha così affermato:

Anche le reti di scuole sono una scatola vuota in realtà, perché dipende da ciò che ci inseriscono le scuole ma l’importante è che a deciderlo siano realmente gli organi collegiali in piena autonomia.

La Granato ha spiegato che l’abolizione del comma dipende dal fatto che le attività di rete vanno deliberate dagli organi collegiali. Per questo le ha definito, come sopra riportato, una scatola vuota.

Per superare il problema, scrive la Granato:

… l’intervento legislativo da fare si deve mirare a ridare centralità agli organi collegiali, qualità ai docenti, che dovranno essere adeguatamente selezionati a monte perché siano effettivamente motivati e preparati alla professione che devono svolgere perché mantengano un ruolo attivo e propositivo nella partecipazione agli organi collegiali, restituire una funzione di coordinamento al dirigente scolastico, con discrezionalità e responsabilità limitate entro confini ben precisi e ineludibili, smantellare la progettualità di facciata per potenziare quella necessaria all’adeguamento dell’offerta formativa alle esigenze del presente e del futuro, colmando i gap tra studenti di diversa estrazione sociale ed economica, garantire un’apertura pomeridiana con uno sportello per tutte le discipline aumentando la dotazione organica del 10%.

Ecco come possono funzionare le scuole italiane veramente .

Il video:

Abolizione titolarità di ambito e chiamata diretta

Nel DDL resta ferma l’abolizione della chiamata diretta e della titolarità di ambito.

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