Posizioni economiche Ata. Un post-it per l’ex sottosegretario Galletti: spieghi al neo Ministro di cosa si tratta, così non perdiamo tempo!

Di Lalla
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di Giovanni Scarnati, rappresentante sindacale – La difficoltà maggiore che abbiamo noi del mondo scuola è farci capire da quelli che a questo mondo non appartengono. Il nostro linguaggio è ormai troppo settoriale e pieno di acronimi, non contenti di questo, lo cambiamo di anno in anno.

di Giovanni Scarnati, rappresentante sindacale – La difficoltà maggiore che abbiamo noi del mondo scuola è farci capire da quelli che a questo mondo non appartengono. Il nostro linguaggio è ormai troppo settoriale e pieno di acronimi, non contenti di questo, lo cambiamo di anno in anno.

Le funzioni obbiettivo adesso sono funzioni strumentali, le funzioni aggiuntive diventano incarichi specifici, poi abbiamo il POF finanziato dal MOF ma il MOF contiene il FIS, quest’ultimo va contrattato tra RSU ( nelle scuola infatti non c’è la RSA ) e DS. Abbiamo coordinatori di classe, responsabili di plesso, RSPP, ASPP per non parlare di TFA, PAS, PEI, GaE e via dicendo.

Molte di queste sigle significano incarichi per svolgere lavoro extra-ordinario.

Il confine tra lavoro, per dire cosi’ “ordinario “, per il quale è prevista la paga contrattuale mensile e lavoro “ extra-ordinario” per il quale viene prevista, a livello di scuola, una lettera di incarico e una paga forfetaria od oraria a carico del fondo dell’istituzione scolastica, è sempre più labile e la tendenza è che il primo inglobi il secondo (ossia l’ordinario includa cioè che adesso è extra- ordinario ) nella stessa paga contrattuale mensile, bloccando quest’ultima senza miglioramenti di scatti di anzianità e rinnovi contrattuali ed eliminando gradualmente i fondi per pagare l’extra-ordinario.

E’ una situazione comune a tante altre categorie e bisognerebbe unirsi nella lotta contro questo fenomeno di sfruttamento dei lavoratori ma, per noi, farsi capire da altri lavoratori è pressoché impossibile. L’opinione pubblica vive ancora di luoghi comuni sulla scuola o, nel migliore dei casi, ricorda la scuola di tanti anni fa.

Se parliamo di orari, per esempio, pochi capiscono immediatamente che 18,24,25 e 36 ore settimanali sono tutti orari full-time nel mondo scuola. Se diciamo che su un posto solo si possono (e devono in alcuni casi!) chiamare più sostituti spezzettando orari e classi, creando più contratti contemporaneamente e moltiplicando la necessaria burocrazia a questi conessa sembriamo pazzi furiosi o buontemponi perditempo.

Se parliamo di incarichi dati dal Dirigente ai docenti o agli ata, la maggior parte delle persone pensa ad incarichi molto lucrosi e ignora che si tratta di paghe misere per responsabilità molto pesanti assunte soprattutto nei confronti del futuro degli alunni e sono cumulabili solo perché nessuno li vorrebbe fare se non fosse in qualche modo costretto dalla sua coscienza e dal rapporto umano che pure crea con i suoi studenti.

Bisogna sempre fare i distinguo da quello stesso linguaggio che tv e altri media utilizzano per indicare situazioni di cumulo di incarichi ben diverse, a volte veramente scandalose !

Quando poi è la politica che parla di scuola , si riferisce sempre ai docenti… ma,tranquilli!, ne parla in modo generico. Basta chiedere infatti chi è un ITP e molti vanno nel pallone.

Se parliamo di personale scolastico pochi visualizzano mentalmente i bidelli ( collaboratori scolastici ) ancora meno sono quelli che pensano al personale di segreteria …i tecnici , i cuochi, gli infermieri, i guardarobieri , gli addetti alle aziende agrarie : se proprio non glielo dici, nessuno sa che esistono e perfino noi che nella scuola lavoriamo a volte ignoriamo che esistono addetti alle pulizie dentro le scuole dipendenti da ditte e non dalla Pubblica Istruzione (i cui appalti sono in scadenza e saranno rinnovati al ribasso? ) o altro personale a contratto con la scuola stessa o con enti locali o in mobilità.

Insomma si tratta di un universo veramente variopinto e sconosciuto ai più dove nuove specie di contratti, sigle e persone si producono e “riproducono” in continuazione, degno di una puntata di Quark !

Però …però aver visto il bel servizio di Bernardo Jovene, su pubblicato su Corriere.it ci aveva rincuorato !

Jovene infatti dopo aver spiegato in modo semplice che cosa si intenda per posizioni economiche del personale Ata riuscendo a far capire bene (intuitivamente!) la differenza tra un incarico dato dentro la scuola e uno dato dentro l’Inps, se non altro perché ha fatto vedere la busta paga di una assistente amministrativa, è riuscito altresi’ ad intervistare l’allora Sottosegretario all’Istruzione Galletti.

Il dott. Galletti, ci era parso, che avesse ben compreso i termini del problema, ha detto infatti “ non c’è un problema di ordine economico” per continuare a pagare regolarmente le posizioni economiche e aveva anche indicato bene la via della soluzione, il decreto legge, spingendosi addirittura a definirne i tempi in un mese.

Adesso , come sempre accade in Italia quando finalmente si trova qualcuno che “acchiappa subito le cose” cambia governo e questi viene cambiato di poltrona, Galletti è diventato Ministro all’Ambiente.

Allora lasciamogli un post – it : Ministro Galletti si ricordi di dire alla Ministra Giannini – neo Ministra della Istruzione – che gli ata aspettano una soluzione al problema delle posizioni economiche e gli spieghi bene di cosa si tratta, cosi non perdiamo altro tempo! Grazie.

Link al servizio di Bernardo Jovene

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