PON, chiarimenti su: affidamento beni e servizi con comparazione fuori MEPA e tutor aziendali in percorsi in più aziende

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Svoltosi al Miur un incontro con l’Autorità di Gestione, al fine di chiarire e superare alcune problematiche riguardanti la gestione dei PON 2014-2020, autorizzati e finanziati alle scuole.

Le suddette problematiche, come riferisce l’Anquap, riguardano l’inserimento corretto di alcune specifiche procedure amministrativo contabili, in particolare attinenti all’attività negoziale, nelle piattaforme gestionali digitali sia in relazione ad alcune incertezze interpretative delle linee guida FSE.

Due le principali problematiche affrontate: una relativa alla selezione degli operatori economici cui affidare appalti di lavori, beni e servizi;  un’altra riguardante il tutor aziendale PON Alternanza scuola-lavoro, in caso di coinvolgimento di più aziende e, quindi, di diversi tutor aziendali e relativo compenso.

SELEZIONE OPERATORI ECONOMICI  CUI AFFIDARE APPALTI DI LAVORI, BENI E SERVIZI

La problematica discussa con i rappresentanti dell’Autorità di Gestione riguarda, nello specifico, l’inserimento  della documentazione in piattaforma GPU, in caso di affidamento previa comparazione, fuori MEPA, di preventivi per appalti di importo superiore ad € 2.000 (o altro limite stabilito dal Consiglio di Istituto) e inferiore ad € 40.000.

Il problema riscontrato consiste nel fatto che, nel momento in cui ci si appresta ad inserire la documentazione in piattaforma GPU – Procedure di gara per servizi e forniture – il sistema non prevede il succitato affidamento con comparazione fuori MEPA, ma propone soltanto 2 opzioni:

  1. affidamento diretto fuori MEPA;
  2. procedura negoziata fuori MEPA.

I rappresentanti dell’Autorità di Gestione hanno affermato che si tratta di un errore tecnico della piattaforma che sarà superato con la previsione di una terza procedura (comparativa) o eliminando l’obbligo della delibera del consiglio di Istituto di superamento del limite (prevista nel caso di affidamento diretto fuori MEPA – vedi punto 1).

TUTOR AZIENDALE PON ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La criticità affrontata riguarda i casi di percorsi di ASL con coinvolgimento di più aziende e, quindi, di più tutor aziendali e relativi compensi.

I tutor aziendali, ha chiarito l’Autorità di Gestione, possono essere diversi, posto  l’importo massimo del compenso stabilito in base ai costi standard.

Di seguito le soluzioni proposte e riferite dall’Anquap:

Se il percorso si svolge in Italia, successivamente all’individuazione da parte delle aziende, si può procedere in due modi:

1)  Nell’ambito della convenzione viene inserito il riferimento al tutor aziendale (nominativo, ore, compenso), le ore effettuate dal Tutor dovranno essere dettagliatamente rilevate ed infine, l’azienda potrà emettere fattura dalla quale si deve evincere chiaramente che il servizio fatturato è riferito al tutor aziendale (nominativo – ore – compenso)

2)  La scuola stipula un contratto di prestazione d’opera occasionale direttamente con il tutor individuato dall’azienda, in virtù del quale sarà effettuata la liquidazione da parte della scuola e l’emissione della notula di prestazione, da parte del soggetto incaricato.

Se il percorso di ASL si svolge all’estero, l’Istituzione Scolastica può strutturare una procedura per l’acquisizione di servizi di trasporto, vitto e alloggio ed anche tutor aziendale (pacchetto chiuso). In tal caso l’individuazione del tutor avverrà da parte della o delle aziende estere, ma trattandosi di personale residente all’estero e di redditi prodotti all’estero, il nominativo ed il relativo compenso potranno essere inseriti all’interno della convenzione stipulata tra Scuola e Azienda e prevedere la liquidazione del compenso per il tramite dell’operatore economico al quale vengono affidati tutti i servizi per la realizzazione del percorso di Alternanza.

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