Polemiche per l’ accordo tra MIUR e Microsoft per l’innovazione digitale nelle scuole

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Il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca ha firmato un accordo con la Microsoft, per recepire una delle  priorità dettate dal documento La Buona Scuola, cioè "il miglioramento dell'offerta formativa attraverso l'innovazione".

Il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca ha firmato un accordo con la Microsoft, per recepire una delle  priorità dettate dal documento La Buona Scuola, cioè "il miglioramento dell'offerta formativa attraverso l'innovazione".

L'accordo però non piace al mondo italiano del software libero. Ne parla Repubblica.

Secondo tale accordo il Miur deve sponsorizzare ogni attività organizzata nell'ambito del programma attraverso Protocolli in Rete, il portale online dedicato ai patti stipulati tra le scuole e le fondazioni private. In cambio, la Microsoft ha il compito di preparare dei corsi di formazione per dirigenti scolastici, insegnanti e studenti, gratuiti,senza  alcun tipo di esclusività ("la clausola di adesione prevista dal Protocollo consente ad altri operatori di aderirvi con le stesse finalità") senza obbligo nell'adozione successiva di determinati software.

Secondo l'articolo 68 del codice dell'amministrazione digitale che impone le regole da seguire per l'acquisizione di software da parte della PA, la prima scelta deve ricadere d'obbligo sui sistemi operativi open source, o sulle soluzioni di riuso; solo se si motiva l'impossibilità di adottarli, si può comprare altro, tenendo conto di una serie di spese tra cui: costo delle licenze, aggiornamento e formazione dei dipendenti.

L'avvocato Francesco Paolo Micozzi ha così commentato nell'articolo la scelta del MIUR: "Se facciamo un passo indietro e pensiamo al protocollo siglato tra il Miur e Microsoft, è vero: l'educazione digitale a dirigenti, insegnanti e alunni sarebbe gratuita. Ma quando la Pubblica amministrazione dovrà decidere l'acquisto di un nuovo prodotto, quello di Microsoft risulterà avere delle spese di formazione sostanzialmente azzerate. Un vantaggio non di poco conto in sede di valutazione comparativa".

Il quotidiano ha chiesto al MIUR il perché di questo accordo e il ministero ha risposto con un nota:""Il Protocollo con Microsoft è uno dei 7 protocolli d'intesa/accordi operativi che il Miur ha stipulato con associazioni, aziende, enti e fondazioni per sostenere il processo d'innovazione digitale nel mondo della scuola. Accordi che non prevedono alcun onere per il Ministero e  lo Stato, essendo le attività e le forniture previste completamente a carico dei partner privati. La novità è che con la piattaforma protocolli in rete, il Ministero si è dotato di un meccanismo di controlli sul modo in cui viene data attuazione agli obiettivi contenuti negli accordi. L'amministrazione riceve numerose richieste di sottoscrizione di protocolli da parte di imprese e fondazioni, perseguendo così un duplice obiettivo: da un lato, attrarre investimenti aggiuntivi verso la scuola; dall'altro, rendere trasparente il rapporto tra scuola e impresa. Il numero dei protocolli attivati è dunque in crescita e la varietà degli interlocutori dimostra che il mondo della scuola è aperto a ogni tipo di soluzione. Nello specifico, infatti, il Protocollo con Microsoft prevede di destinare, a titolo gratuito, percorsi formativi rivolti a dirigenti scolastici, docenti e studenti su tematiche relative all'ICT nella didattica, management delle risorse e all'educazione ai media. L'accordo non prevede, tuttavia, alcun vincolo di esclusività in favore della stessa Microsoft e permette quindi, attraverso la clausola di adesione prevista dal Protocollo stesso, ad altri operatori del settore di aderirvi con le stesse finalità. L'accordo è, inoltre, un rinnovo di un precedente accordo che si è reso necessario per poter procedere alla sua pubblicazione sulla piattaforma dei protocolli in rete".

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