Pof triennale: può il collegio non tenere conto degli indirizzi del dirigente scolastico? L’importanza della condivisione

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La legge 107, La Buona scuola, al comma 14 comma 4 afferma che il Piano dell'offerta formativa triennale deve essere elaborato dal Collegio sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico.

La legge 107, La Buona scuola, al comma 14 comma 4 afferma che il Piano dell'offerta formativa triennale deve essere elaborato dal Collegio sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico.

Può il Collegio docenti elaborare un PTOF che non tenga conto di tali indirizzi? In realtà, nella legge non c'è alcun divieto. Una mancanza? Probabilmente no, dato che va da sè che le linee di indirizzo del dirigente devono essere il frutto di una ricognizione di documenti esistenti e di ampia condivisione. Il Dirigente non può operare come una monade.

Ad esmepio, tra i documenti che i dirigente devono prendere in considerazione c'è ad esempio il RAV e gli obiettivi di miglioramento, gli esiti delle prove Invalsi. Non potrà fare a meno di considerare anche il contesto socio-economico e culturale in cui la scuola opera, le richieste provenienti dall'utenza e dai docenti.

Tutti fattori che hanno una base documentaria e non potranno non essere condivisi da un collegio partecipe alla vita scolastica.

Ad ogni modo, è il collegio ad elaborare il PTOF, anche se, ricordiamo, che la delibera finale è del Consiglio d'Istituto. In caso di bocciatura da parte di quest'ultimo il Collegio dovrebbe riprendere in mano il piano triennale.

E', inoltre, chiaro che il dirigente dovrebbe lavorare anche al fine di scongiurare tutte le condizioni per cui il collegio si trovi costretto a non seguire le sue indicazioni.

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