Più tecnologie ma meno conoscenze per gli studenti di oggi. Lettera

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inviata da Mario Bocola – Gli alunni, nativi digitali, che hanno a disposizione tutti gli strumenti della tecnologia hanno meno conoscenze degli alunni che sono vissuti senza gli strumenti tecnologici.

Gli studenti degli anni sessanta/settanta avevano una preparazione disciplinare più approfondita, ora invece con l’informazione digitale non diciamo che ignorano del tutto il sapere, ma quasi.

Dovrebbe, tuttavia, essere il contrario con tutti i mezzi e gli strumenti molto potenti dell’informazione e della comunicazione.

Senza tecnologia si studiava di più e le conoscenze acquisite fruttavano risultati nella valutazione con docenti che formavano gli alunni alla vita; ora con la tecnologia le conoscenze dovrebbero essere moltiplicate, ma ci rendiamo che gli alunni di oggi sanno veramente poco o quasi nulla.

Sono state avviate tante sperimentazioni, fatte numerose riforme del sistema d’istruzione italiano, ma il sapere dei nostri alunni non è affatto soddisfacente. Tutt’altro.

L’avvento dei telefonini e dei messaggi che privilegiano la brevità con parole come perché scritto in xpkè, perciò scritto in xciò, il numero arabo scritto non più in lettere hanno veramente storpiato e distrutto la lingua italiana. Che brutto!

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