Ping-pong tra Pittoni e Ghizzoni sulla questione precari

Di
WhatsApp
Telegram

red – L’On Ghizzoni non cede alle avances di Pittoni, il Senatore leghista che ha cercato di sedurre (politicamente parlando) il capogruppo alla Camera del PD per votare insieme un provvedimento contro l’inserimento a pettine.

red – L’On Ghizzoni non cede alle avances di Pittoni, il Senatore leghista che ha cercato di sedurre (politicamente parlando) il capogruppo alla Camera del PD per votare insieme un provvedimento contro l’inserimento a pettine.

Ripercorriamo la vicenda.

L’On Ghizzoni giorno 22 aprile attacca la Lega ed il Governo sulla questione precari mettendo in evidenza una spaccatura nella maggioranza e ci si chiedeva dove fossero "Tremonti, Gelmini e Pittoni quando, nel 2008," "il governo Berlusconi ha cancellato ben 87 mila posti di docenti dagli organici della scuola", dopo che il senatore leghista Mario Pittoni ha criticato la decisione del ministero dell’Istruzione sulle graduatorie che dà il via libera al cambio di provincia. Ed indica nelle stabilizzazioni l’unico mezzo per risolvere il contenzioso.

L’On Pittoni risponde dalle pagine di Tuttoscuola, affermando che un provvedimento di urgenza sarebbe "l’unico segnale concreto che la Ghizzoni può offrire alle decine di migliaia di insegnanti che rischiano di essere appiedati dai superpunteggi maturati in alcune zone; questione, peraltro, tutta da approfondire. Altrimenti è solo propaganda di partito".

Avances rigettata al mittente, almeno secondo quanto riportato dal sito tuttoscuola.com. La Ghizzoni ribadisce la sua posizione circa i tagli agli organici avallati dalla Lega come causa principale del contenzioso tra i precari e si stupisce che adesso "Pittoni si erga vessillifero delle istanze dei precari, dopo averne mortificato da Nord a Sud (più Sud che Nord, aggiungiamo noi) le attese di immissione in ruolo come previsto dal Piano del Governo Prodi".

Cosa si aspettava il Senatore Pittoni? Perchè questa proposta?

Il Senatore leghista ha effettivamente cercato l’appoggio da parte del Partito Democratico? Forse, perchè, come afferma l’On Ghizzoni, la maggioranza è realmente spaccata sull’argomento ed effettivamente "sull’aggiornamento delle graduatorie la maggioranza non c’è (evidentemente durante l’incontro al vertice avvenuto giovedì scorso, in concomitanza con la convocazione dei sindacati al Miur, il senatore non è stato in grado di convincere la ministra) e la distanza tra Lega e Gelmini non è mai stata così marcata."

Se così stessero le cose, il Governo difficilmente si avventurerebbe in un decreto legge che troverebbe in parlamento difficoltà nell’essere votato o addirittura subire un fuoco di sbarramento amico.

Comunque stiano le cose nei prossimi giorni avremo notizie definitive, già oggi qualcosa potrà trapelare dopo l’incontro tra MIUR e sindacati.

WhatsApp
Telegram

Eurosofia: un nuovo corso intensivo a cura della Dott.ssa Evelina Chiocca: “Il documento del 15 maggio, l’esame di Stato e le prove equipollenti”