Piano Nazionale Formazione, M5S: non sia truffa

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M5S  – “In attesa che il ministro Giannini renda pubblico il Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti, sulla base del quale si svilupperà la legge delega sulla formazione e reclutamento dei docenti, diciamo fin da subito se questo sarà ispirato alle indicazioni contenute nella Legge 107 non potremo che parlare di “truffa”.

M5S  – “In attesa che il ministro Giannini renda pubblico il Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti, sulla base del quale si svilupperà la legge delega sulla formazione e reclutamento dei docenti, diciamo fin da subito se questo sarà ispirato alle indicazioni contenute nella Legge 107 non potremo che parlare di “truffa”.

Mentre nel mondo della scuola c’è ancora un esercito di 120 mila precari, proporre la realizzazione di concorsi che consentirebbero ai vincitori di accedere a tirocini formativo di tre anni significherebbe semplicemente continuare a perpetuare un modello che “si morde la coda”, alimentando le speranze di molti docenti, che negli anni si troveranno schiacciati all’interno di un meccanismo che non garantirà loro l’immissione in ruolo”. 

Così i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.
 
“Non bastasse, la legge 107 prevede che anche in caso di mancato passaggio del concorso ci si potrà abilitare comunque – e l’abilitazione diventerà obbligatoria anche per insegnare nelle scuole paritarie – partecipando, a proprie spese ai percorsi di specializzazione per l'insegnamento secondario. In sostanza, si andrebbe ad alimentare il mercato dei corsi universitari e degli enti di formazione.
 
Rispetto a questa situazione, se confermata, non esiteremo e dare un giudizio estremamente negativo e duro. Una risposta più equilibrata ed efficace esiste ed è la nostra risoluzione, a prima firma Gallo, attualmente in discussione in commissione Cultura alla Camera. Il provvedimento prevede tra l'altro: abolizione del vincolo che costringe chi abbia già svolto la professione per 36 mesi ad essere escluso da contratti annuali se non ha superato l'attuale concorso; assunzione su doppio canale per concorso e per graduatoria; assunzione dei docenti sui posti vacanti tra quelli che sono andati in supplenza annuale – più di 100 mila lo scorso anno -.
 
Rispetto a questo provvedimento, i colleghi del Pd in commissione stanno dimostrando un atteggiamento di disponibilità ma è evidente che stanno anche tenendo una posizione intermedia in attesa che si pronunci il Miur. Per parte nostra, non possiamo che invitarli ad esercitare ne necessarie pressioni sul loro governo per evitare che questo scempio prenda corpo”.

ROMA, 27 luglio 2016

Area Comunicazione M5S Camera

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