Piano assunzioni legge 107/15, prima di partecipare bisognava leggere con spirito critico normativa. Lettera

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Cara Amelia Ziccardi mi dispiace che tu non abbia avuto il mio stesso coraggio nel dire no ad un imbroglio palese, lapalissiano evidente.

Sono sconcertata di quanti ingenui colleghi si siano fatti raggirare dalle lusinghe dei sindacati. Forse se si perdeva un po’ più di tempo nello scaricare le graduatorie di tutt’Italia per la propria classe di concorso e ci si scervellava a fare due conti tutti avrebbero capito che non si ritornava presto a casa.

Inoltre avremmo dovuto fare fronte comune già contro il concorso del 2012 che ha abolito solo alcune classi di concorso dichiarate dal Miur esaurite, non so sulla base di quali conti visto che c’erano migliaia di docenti ancora in gae, e ancor di più bisognava lottare contro l’emendamento Di Lello approvato nottetempo che ha immesso in ruolo anche tutti gli idonei di infanzia. Ma si sa la nostra è una categoria disgregata dalla base e ognuno coltiva il proprio orticello anche a danno del vicino.

Ora è inutile piangere sul latte versato, si deve cercare di fare di necessità virtù ma senza danneggiare gli altri o voler passare ad ogni costo per delle vittime. La legge andava letta con più spirito critico…non bisognava farsi ingolosire dalla parola ruolo.

Capisco anche che chi aveva poco punteggio ed era in fondo alle graduatorie temeva di non entrare più di ruolo e quindi ha colto al volo quest’occasione che si è dimostrata un vero e proprio cappio per tutti quelli che hanno aderito al piano assunzionale e ora restano appesi ad un filo.

Sono convinta che se invece di fare guerriglia urbana, scatenatasi dopo la 107, per sottrarre posti alle gae, la categoria docenti si fosse compattata prima dell’approvazione della legge stessa, lo Stato avrebbe avuto un chiaro segnale che non poteva proprio giocare né sulla pelle dei docenti, né con le loro famiglie.

Saremmo stati assunti forse in tempi un po’ più lunghi, perché le gae, e questo era scritto a chiare lettere nella legge, non sarebbero state cancellate, l’assunzione avrebbe avuto dei parametri di equità, perché saremmo stati assunti in base al nostro punteggio, e non come è accaduto che chi avea pochi punti e si trovava in fondo alla graduatoria mi ha scavalcato e ora si trova su posti che non spettano loro, che nel nuovo sistema di arruolamento non ravviso.

Con osservanza Tiziana De Chiara.

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