Più stipendio in cambio di lavoro a scuola? Critiche da parte di alcuni presidi: può discriminare

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d. p. – Ieri abbiamo pubblicato un post dedicato alla proposta del PD di aumentare lo stipendio ai docenti che vogliono svolgere alcune attività che normalmente si svolgono a casa: ad esempio la correzione dei compiti o la ricerca didattica.

d. p. – Ieri abbiamo pubblicato un post dedicato alla proposta del PD di aumentare lo stipendio ai docenti che vogliono svolgere alcune attività che normalmente si svolgono a casa: ad esempio la correzione dei compiti o la ricerca didattica.

Su FaceBook, la notizia è stata commentata con scetticismo. Scettici anche i presidi fiorentini di "Gruppo di Firenze" che con un post criticano la proposta.

Secondo tali presidi la correzione dei compiti, la preparazione delle lezioni, la formazione in cambio di un aumento di stipendio, non può essere attuata "decorosamente" nella maggior parte delle scuole per totale mancanza di spazi appositamente organizzati e arredati.

A questo aggiungo una considerazione personale: per mancanza di adeguati riscaldamenti.

Secondo i presidi fiorentini, inoltre "discriminerà chi deve per forza tornare a casa e tradisce smania di controllo e di irreggimentazione nonché il rifiuto dell’insegnante come professionista autonomo e responsabile". Commenta su FaceBook

Più soldi a chi corregge i compiti a scuola, di pomeriggio

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