Permessi docenti: quali sono e quali differenze tra docenti di ruolo e non
Ci sono differenze, riguardo ai permessi, tra docenti precari e di ruolo? Se sì, quali sono?
Rispondiamo ai quesiti posti in redazione da un nostro lettore, riferendo quali sono i permessi di cui è possibile fruire e le differenze tra docenti a tempo determinato e docenti a tempo indeterminato.
Permessi personale docente di ruolo
Al personale docente di ruolo, secondo quanto indicato dall’articolo 15 del CCNL 2007, confermato dal CCNL 2016-18 per quanto in esso non previsto, spettano:
- 8 giorni per anno scolastico, compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio, ai fini della partecipazione a concorsi o esami;
- 3 giorni di permesso per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità, sono fruiti i 6 giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui all’art. 13, comma 9, indipendentemente dalle condizioni previste in tale norma (i 6 giorni di ferie si possono richiedere come permessi per motivi familiari e personali e si vanno così ad aggiungere ai 3 già previsti).
I succitati giorni di permesso sono retribuiti, non riducono le ferie e sono valutati ai fini dell’anzianità di servizio.
Permessi personale docente precario
Al personale supplente, secondo quanto indicato dall’articolo 19 del CCNL 2007, confermato dal CCNL 2016-18 per quanto in esso non previsto:
- sono concessi 8 giorni per anno scolastico, compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio, per la partecipazione a concorsi o esami;
- sono attribuiti 6 giorni al massimo per motivi personali e familiari.
I succitati giorni di permesso non sono retribuiti, per cui interrompono l’anzianità di servizio.
Permessi per matrimonio e per lutto
I 15 giorni di congedo per matrimonio e i 3 giorni per lutto sono fruiti alle medesime condizioni da personale precario e di ruolo, quindi sono retribuiti anche per i supplenti.