Permessi 104/92, cosa fa il dirigente scolastico. Revoca benefici
Quali sono i compiti e le prerogative del dirigente scolastico in relazione ai 3 giorni di permesso mensile per assistere un familiare disabile grave ai sensi della legge n. 104/92 e successive modificazioni? Può negare il permesso richiesto?
Compiti dirigente scolastico
Il dirigente scolastico ha il diritto-dovere di controllare la correttezza formale della domanda presentata dai docenti o dal personale ATA e non ha alcuna discrezionalità in merito alla concessione dei giorni di permesso.
Il suo compito è limitato alla verifica della sussistenza dei requisiti.
In concreto, il dirigente deve:
- verificare l’adeguatezza e la correttezza della documentazione presentata, chiedendone, se necessario, l’integrazione;
- monitorare periodicamente i provvedimenti di accoglimento delle istanze presentate per un eventuale aggiornamento della documentazione e delle dichiarazioni presentate (ad esempio per chiedere il nuovo verbale medico nel caso di accertamento di handicap grave rivedibile);
- verificare le dichiarazioni sostitutive secondo quanto previsto dagli articoli 71 e 72 del d.P.R. n. 445/2000 (la verifica dovrà essere svolta periodicamente, anche a campione).
La scuola, inoltre, dovrà comunicare i permessi fruiti dal personale per l’inserimento nella banca dati del Dipartimento della funzione pubblica .
Negazione o revoca dei permessi
Il dirigente scolastico può negare o revocare i benefici riconosciuti, nel caso in cui dall’accertamento dei requisiti risulti l’insussistenza degli stessi, ossia dei presupposti per la legittima fruizione dei permessi.
La scuola, inoltre, qualora dai succitati controlli emergessero elementi di responsabilità disciplinare da parte del dipendente, procederà alla tempestiva contestazione degli addebiti per lo svolgimento del relativo procedimento e, se necessario, alla comunicazione alle autorità competenti delle ipotesi di reato.
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