Pensioni quota 100, il ‘patto delle tagliatelle’ rafforza la riforma

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La riforma pensioni quota 100 non si cambia, così come non sarà cambiato il provvedimento con cui si introduce il reddito di cittadinanza.

Sono i due punti fermi ribaditi ieri sera nel vertice organizzato con una cena a palazzo Chigi  e ribattezzato “il patto delle tagliatelle” fra Conti, Salvini, di Maio.

L’incontro doveva ufficialmente riconciliare i due vice presidenti dopo gli attriti creati dall’articolo 9 della bozza del decreto fiscale relativo al condono fiscale, ma anche quello edilizio di Ischia come misura post terremoto.

In realtà, da quanto emerge dai mass media online, tra una tagliatella e l’altra, oltre a riconfermare le formule delle pensioni e il reddito di cittadinanza, sono state affrontate più questioni, soprattutto quella bocciatura da parte dell’Unione europea della manovra finanziaria.

Il Governo sa bene che sarà questa la reazione europea alla lettera di risposta spedita ieri proprio all’indirizzo di Bruxelles che sul finire della settimana aveva chiesto in maniera documentata dei chiarimenti sulla linea economica italiana.

Al termine della cena, Matteo Salvini ha affermato: “La bocciatura dell’Ue è pressoché certa ma reddito di cittadinanza e quota 100 non cambiano“.

Come racconta Ansa.it, sul tavolo, caldeggiata da Tria, si sarebbe ripresentata la la possibilità di “snellire” fin da subito il testo, senza eliminare le principali misure, ma scrivendole in modo tale da ridurne l’impatto sul tetto deficit/Pil. Due le modalità per attuare le correzione al fotofinish: ridurre la platea di provvedimenti come quota 100 e reddito di cittadinanza o rinviare il “calcio di inizio” delle due misure.

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