Pensioni quota 100, il giorno della verità

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Sulle pensioni quota 100, si sta per fare chiarezza. E’ attesa a breve  la nota di aggiornamento al documento programmatico, il Def, che contiene le indicazioni sulle riforme, costi e coperture previste nella manovra finanziaria. 

Dopo tante indiscrezioni, il documento serve a indicare anche quali saranno le opzioni per mandare in pensione i lavoratori in maniera anticipata rispetto alle regole attuali.

Le pressioni sul ministro dell’Economia, Giovanni Tria, per recuperare le risorse economiche richieste dal vicepresidente del Consiglio, Luigi di Maio, ovvero l’attestazione del rapporto deficit/Pil attorno al 2%, fanno sospettare uno slittamento nella presentazione del documento; slittamento che invece è stato smentito dallo stesso Di Maio.

Le soluzioni finora prospettate dalle indiscrezioni per la controriforma della legge Fornero nella parte relativa alle pensioni sono varie e variabili. L’ipotesi su cui si punta maggiormente è quella del raggiungimento della quota 100 con 62 anni di età e 38 di contributi; sarebbero state allo studio anche le uscite dal lavoro con 36 o 37 anni di contributi.

Tutte queste variabili fanno mutare anche la platea dei lavoratori prossimi alla quiescenza e quindi anche la spesa per lo Stato. Proprio sul fronte delle coperture, non è mai stato smentito ufficialmente il ricorso ai fondi aziendali e neanche la penalizzazione sull’assegno di pensione.

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