Pensioni “quota 100” e “41 anni di contributi “, stretta su contributi figurativi? Ecco chi sarebbe penalizzato

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Governo al lavoro su quota 100 e 41 anni di contributi, misure queste per superare la legge Fornero e garantire la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.

Alla quota 100, come anche al pensionamento con 41 anni di contributi, abbiamo dedicato diversi nostri articoli.  Li trovi qui

Un argomento, del quale non abbiamo ancora parlato e che apprendiamo da Informazione Fiscale.it, riguarda i contributivi figurativi che, secondo quanto scritto dal predetto sito, potrebbero essere sottoposti ad una “stretta”.

Contributi figurativi: cosa sono

I contributi figurativi sono quei contributi accreditati, senza onere a carico del lavoratore, per periodi in cui lo stesso è costretto a interrompere l’attività lavorativa a causa di svariati motivi (gravidanza, malattia, disoccupazione).

I suddetti contributi sono utili sia per raggiungere il diritto a pensione sia per aumentare l’importo della stessa.

Stretta del Governo

Per realizzare le nuove misure (quota 100 e 41 anni di contributi), scrive InformazioneFiscale.it, sembra che ci sia in campo l’ipotesi di introdurre un tetto di due anni alla contribuzione figurativa.

Categorie penalizzate

Se il tetto di due anni di contribuzione figurativa venisse introdotto, verrebbero penalizzate alcune categorie di lavoratori più deboli (operai o impiegati) che, durante la  carriera, sono stati in Cassa Integrazione o sono stati licenziati tramite collocamento in mobilità.

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