Pensioni, Fornero: con quota 100 sono poco considerate le donne, i lavoratori precoci e quelli che fanno i lavori gravosi

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L’ex ministro Fornero ci va duro contro le proposte di modifica della sua riforma sulle pensioni, definendo le ipotesi avanzate “scarsamente responsabili”.

Come riferisce l’Ansa, la Fornero evidenzia innanzitutto che le proposte, che stanno circolando, sono distanti dalle promesse fatte in campagna elettorale ma, nonostante ciò, sono giudicate negativamente per il fatto che si spostano risorse verso la popolazione anziana, trascurando le nuove generazioni.

Le risorse stanziate, ossia 5 miliardi, prosegue l’ex Ministro, sono sufficienti soltanto per la quota 100, mentre per l’uscita con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, ne servono tante altre.

Queste le parole dell’ex Ministro:

“Anzitutto, quello che leggo – afferma in un colloquio con l’Ansa – non è quello che hanno promesso. Se fossi un elettore di Salvini gli chiederei di fare quello che si è impegnato a fare come primo provvedimento, cioè cancellare la riforma Fornero. La cifra che hanno stanziato (cinque miliardi), molto inferiore a quella che servirebbe per la cancellazione, è comunque una cifra alta per le finanze italiane. Può forse bastare a introdurre “quota 100″ con un età minima di 64 anni mentre molte altre risorse sarebbero necessarie se si volesse ripristinare la pensione di anzianità, e pertanto consentire il pensionamento con 41 anni (e mezzo) di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. In questa proposta – avverte – sono poco considerate le donne, i lavoratori precoci e quelli che fanno i lavori gravosi. Sarebbe meglio che queste risorse fossero impiegate nel miglioramento delle prospettive di lavoro dei giovani. La mia riforma – ha detto ancora – era in linea con l’affermazione del metodo contributivo. Con i provvedimenti anticipati si torna a parametri politici esogeni che non tengono conto del grande cambiamento demografico in atto”.

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