Pensioni, blocco rivalutazione per finanziare misure legge bilancio

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Il Governo Lega-M5S dovrà inviare, entro le ore 12.00 di oggi, la legge di Bilancio a Bruxelles.

Restano ancori dei nodi legati alla mancate coperture, come riferisce anche Adnkronos.

Risorse stanziate

Le risorse messe a disposizione sono pari a 37 miliardi, un cifra non indifferente, tuttavia sembra che manchino ancora soldi per la copertura delle misure che si vorrebbero realizzare. Tra queste ricordiamo “quota 100“, finalizzata a rendere maggiormente flessibile l’uscita dal mondo del lavoro.

Come reperire le risorse mancanti?

Il Governo starebbe pensando a rinnovare il blocco della rivalutazione delle pensioni, introdotto nel 2011 e poi confermato nel 2013 dal Governo Letta.

Rivalutazione pensioni

Il succitato blocco, posto che il Governo non intervenga, non sarà più in vigore dal 1° gennaio 2019. Da questa data, dunque, ritornerebbe vigente la perequazione, grazie alla quale le pensioni vengono adeguate al costo della vita rilevato dall’Istat.

Come leggiamo su Adnkronos, dal 2019, l’adeguamento ritornerebbe a fondarsi sulle percentuali dettate dalla legge n. 388/2000, per cui sarebbe pari a:

  •  100% degli indici Istat per gli importi fino a 3 volte il minimo;
  •  90% tra 3 e 5 volte il minimo Inps;
  • 75% per gli importi oltre le 5 volte.

Taglio pensioni d’oro

Altre risorse, secondo l’accordo raggiunto nella giornata di ieri tra le forze di Governo, deriveranno dal taglio delle pensioni d’oro, da cui deriverebbe 1 miliardo.

Il taglio riguarderà coloro i quali percepiscono pensioni elevate non corrispondenti ai contributi versati.

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