Pensioni quota 100, cosa cambierà? Al via con Legge Bilancio

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Quota 100

Si tratta della possibilità di anticipare la pensione per quanto raggiungeranno la somma di 100 tra età anagrafica e contributiva.

La riforma della legge Fornero sarà uno dei capitoli della prossima manovra. L’ANSA riporta che è allo studio l’introduzione di ‘quota 100’.

Il costo della misura per il primo anno sarebbe di circa 4 miliardi, portando il ‘peso’ complessivo della prossima legge di Bilancio a circa 26-27 miliardi.

Cosa Cambia

Siamo in attesa di sapere cosa elaborerà la maggioranza circa i requisiti per andare in pensione con quota 100. Al momento sono molto probabili che verranno indicati due requisiti per usufruire dell’opzione: aver compiuto 64 anni e al massimo due anni di contributi figurativi.

Modifiche dal 2019

Le attuali regole per andare in pensione indicano in 66 anni e 7 mesi (con 20 anni di anzianità contributiva) l’et per andare in pensione.

L’adeguamento dal 2019 porterà l’età a 67 anni, come rilevato dall’Istat sulla base dell’aspettativa di vita

Per la pensione anticipata non conta l’età. Dal 2019, causa adeguamento età pensionabile, per la pensione anticipata saranno necessari 43 anni e 3 mesi (uomini) o 42 anni e 3 mesi (donne).

Chi non subirà un aumento dell’età pensionabile?

Alcune categorie di lavoratori manterranno l’età a 66 anni e 7 mesi, ma con 30 anni di contributi.

Si tratta di

  • lavoratori che hanno svolto lavori notturni in almeno metà della carriera o 7 anni degli ultimi 10 lavoratori di almeno 6 ore, per 78 giorni l’anno
  • lavoratori che nella metà della carriera o 7 anni degli ultimi 10 siano stati insegnati d’infanzia

Quota 98 e 99

Per il 2019/20, i lavoratori che si trovino nella situazione di poter beneficiare dell’uscita con il sistema delle quote, potranno andare in uscita anticipata con almeno 35 anni di contributi ed un’età minima di 62 anni, ma dovrà essere raggiunta necessariamente la quota 98 per i lavoratori statali e i dipendenti del settore pubblico e la quota 99 per i lavoratori autonomi che versano all’Inps.

APE sociale

Una soluzione pensata per disoccupati, invalidi al 74% e persone che assistono parenti gravemente disabili. Per questa opzione è necessario avere 30 anni di contributi ed una età di almeno 63 anni. Per i lavori gravosi, invece, sono richiesti 36 anni di contributi.

APE volontaria

In questo caso si può andare in pensione ad una età contributiva di 20 anni, purché si sia a meno di 3 anni e 7 mesi dal raggiungimento della pensione di vecchiaia. Per i 3 anni e 7 mesi precedenti la pensione di vecchiaia, in questo caso, il lavoratore dovrà effettuarsi un prestito agevolato che ripagherà con la decurtazione sulla pensione.

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