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Pensione anticipata: lavoro gravoso e usurante con categorie di appartenenza

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Pensione anticipata Quota 41

Pensione anticipata lavoro gravoso e usurante, quali categorie di appartenenza bisogna avere e quali sono i requisiti richiesti.

Buongiorno, il mio quesito  è  questo: ho lavorato per 16 anni come magazziniere addetto alla movimentazione  merci (movimentazione  manuale di colli e merci)  mentre negli ultimi anni  lavoro come operaio metalmeccanico   addetto a macchine utensili (brocciatrice), lavoro ripetitivo che mi ha portato  negli anni a due operazioni al tunnel  carpale di entrambi le mani. Detto ciò  gradirei sapere  se posso essere inquadrato fra quelle categorie da lavoro usurante per godere di eventuali benefici  pensionistici.  Grazie

Analizziamo quali sono i requisiti richiesti per la pensione anticipata lavoratori precoci e le professioni gravose e usuranti

Categorie lavoro gravoso

Rientrano tra le professioni gravose:

  • addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • addetti spostamento merci e/o facchini;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
  • conducenti treni e personale viaggiante in genere;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • infermieri o ostetriche che operano su turni;
  • maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
  • lavoratori marittimi;
  • pescatori;
  • operai agricoli;
  • operai siderurgici (di seconda fusione).

Categorie lavoro usurante

L’elenco lavori usuranti pubblicato dall’Inps.

1) Lavoratori impegnati nelle seguenti mansioni particolarmente usuranti:

  • “Lavori in galleria, cava o miniera”: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature”: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti”, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuamente all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.

2) lavoratori notturni che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, con le seguenti modalità:

  • lavoratori a turni, che prestano la loro attività di notte per almeno 6 ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero minimo di giorni lavorativi annui non inferiore a 78 per coloro che perfezionano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 ed il 30 giugno 2009, e non inferiore a 64, per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
  • lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.

3) lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gestita dall’Inail, impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, con ritmo determinato da misurazione di tempi, sequenze di postazioni, ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità;

4) conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

Requisiti pensione lavoratori precoci

I lavoratori che hanno maturato un anno di lavoro prima del compimento del 19° anno di età (precoci), tradotto in mesi (12), settimane (52) e giorni in riferimento alla gestione di appartenenza, possono andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. Oltre al requisito del lavoro precoce, è richiesto che il lavoratore si trovi in determinate categorie di tutele, tra cui il lavoro gravoso o usurante.

Per i lavoratori addetti alle mansioni gravose è richiesto, per poter accedere alla quota 41 precoci che abbiano svolto tali mansioni per almeno 6 anni negli ultimi 7 anni di attività o per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività.

Chi svolge mansioni gravose e usuranti, non subirà lo scatto dei 5 mesi per l’aspettativa di vita.

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Conclusione

In riferimento al quesito posto, l’ultimo lavoro che svolge sembra non rientrare nei lavori gravosi e nei lavori usuranti. Le consiglio di rivolgersi ad un patronato e far controllare la sua categoria lavorativa e la sua posizione contributiva.

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