Pensione Anticipata: Ape e Ape social nella bozza della Legge di Bilancio 2017

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Ape e Ape Social nella bozza della Legge di Bilancio 2017: tutte i particolari delle due misure.

A partire dal 1 maggio 2017, e fino al 31 dicembre 2018, in via sperimentale è stato istituito il prestito pensionistico il cui funzionamento è illustrato nell’articolo 26 della Legge di Bilancio 2017.

APE

L’Ape, acronimo di prestito pensionistico, permette un anticipo di 3 anni e 7 mesi rispetto ai requisiti anagrafici necessari all’accesso alla pensione di vecchiaia grazie a “un prestito corrisposto a quote mensili per dodici mensilità a un soggetto in possesso dei requisiti di cui al comma 2 fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia di cui all’articolo 24, comma 6 e 7 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. La restituzione del prestito avviene a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. Entro il 31 dicembre 2018 il Governo verifica i risultati della predetta sperimentazione, al fine di una sua eventuale prosecuzione.” Si legge nella bozza.



L’Ape è una forma di anticipo pensionistico su base volontaria e può essere richiesto dai lavoratori che hanno compiuto i 63 anni in possesso di un requisito contributivo di 20 anni e “la cui pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all’APE richiesta, sia pari o superiore, al momento dell’accesso alla prestazione, a 1,4 volte il trattamento minimo previsto nell’assicurazione generale obbligatoria. Non possono ottenere l’APE coloro che sono già titolari di un trattamento pensionistico diretto” si legge ancora nella bozza.

Nell’articolo in questione si specifica che l’Ape ha anche una durata minima di 6 mesi e che il prestito dovrà essere corrisposto dal richiedente in rate ventennali che saranno sottratte alla pensione insieme agli interessi che il prestito ha maturato nel frattempo.

Ape Social

Per quel che riguarda, invece, l’Ape Social si legge che, sempre in via sperimentale dal 1 maggio 2017 al 31 dicembre 2018 potranno accedere al prestito pensionistico completamente a carico dello Stato i lavoratori che si trovino in una delle seguenti condizioni:

“a) si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi e sono in possesso di un anzianità contributiva di almeno 30 anni;

b) assistono, al momento della richiesta, e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio1992, n. 104 e sono in possesso di un anzianità contributiva di almeno 30 anni;

c) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore e uguale al 74 per cento e sono in possesso di un anzianità contributiva di almeno 30 anni;

d) siano lavoratori dipendenti che svolgono una o più delle professioni di cui all’allegato A da almeno 6 anni in via continuativa attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo e sono in possesso di un anzianità contributiva di almeno 36 anni;

Allegato A

A. Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici

B. Conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni

C. Conciatori di pelli e di pellicce

D. Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante

E. Conduttori di mezzi pesanti e camion

F. Professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni

G. Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza

H. Professori di scuola pre–primaria

I. Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati

J. Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia

K. Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti

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