“PD, non ti votiamo”, questo il messaggio che circola sui social alla notizia della chiusura su alcuni punti della riforma

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#staiserenorenzi non ti voteremo, questo il tenore di commenti e frasi che animano i social in queste ore.

#staiserenorenzi non ti voteremo, questo il tenore di commenti e frasi che animano i social in queste ore.

La sensazione di molti docenti è che lo sciopero del 5 maggio non sia stato compreso dalla maggioranza parlamentare e da Renzi.

Oggi i sindacati hanno incontrato una delegazione del Partito Democratico, ma nessuna apertura si è avuta relativamente alla chiamata dei docenti e pochi barlumi relativamente alla questione precariato.

Giorno 31 maggio saranno chiamati al voto circa 17 milioni persone tra Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, dove si rinnova il governo regionale. Mentre sono più di 1.089 i comuni che rinnoveranno i consigli e sindaci: ci sono anche 18 capoluoghi di provincia, ossia Venezia, Enna, Agrigento, Vibo Valentia, Matera, Andria, Chieti, Macerata, Arezzo, Rovigo, Trento, Bolzano, Mantova, Lecco, Aosta, Nuoro, Sanluri, Tempio Pausania.

I docenti di tutta Italia si stanno già organizzando tramite i social per non votare il Partito Democratico. Le aperture di Renzi, evidentemente, non sono bastate.

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