PAS, M5S: contrari ma non abbiamo bloccato inserimento nel decreto Crescita

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Nella mattinata odierna, abbiamo pubblicato quanto riferito da Alessandra Ricciardi in merito all’emendamento al decreto crescita, relativo al PAS e al concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

PAS: no del M5S, salta il Decreto Crescita. Nuovo incontro con i sindacati

Il M5S in un comunicato smentisce di aver bloccato l’inserimento nel decreto Crescita del piano straordinario per il reclutamento dei precari della scuola e dunque dei cosiddetti Pas.

Il comunicato

“Smentiamo categoricamente la notizia secondo la quale il MoVimento 5 Stelle avrebbe bloccato l’inserimento nel decreto Crescita del piano straordinario per il reclutamento dei precari della scuola e dunque dei cosiddetti Pas. Mai nessuna proposta è arrivata in commissione, né ai relatori e in Parlamento. Peraltro, trattandosi di un decreto fiscale, difficilmente la materia del reclutamento dei docenti avrebbe potuto essere ricompresa. Ci siamo sempre detti disponibili a trovare la migliore soluzione per una misura che parta dal merito e dal risolvere strutturalmente il problema del precariato storico nella scuola”. Lo affermano i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Riteniamo che i Pas non rappresentino una soluzione per due ordini di ragioni: continuano a produrre precariato, paradossalmente facendo sborsare anche migliaia di euro a questi aspiranti docenti, e per giunta aprono il varco agli speculatori della formazione, alcuni dei quali addirittura con sede all’estero” riprendono i parlamentari pentastellati.

“La valorizzazione del merito e la qualità dell’offerta didattica sono i fari che orientano la nostra azione, e la risposta non è certo uno strumento speculativo che si ripercuote sulla pelle e sulle tasche dei precari lasciandoli spesso con un pugno di mosche in mano. Bisogna assolutamente affrontare la questione dei precari della scuola e della qualità dell’offerta didattica nel suo complesso. Su queste basi ci confronteremo presto con tutte le categorie coinvolte e con tutte le forze politiche disponibili a lavorare seriamente in Parlamento, con l’obiettivo di fare il bene della scuola e di tutelare le persone lasciate nella precarietà” concludono.

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