PAS e concorso straordinario, spunta ipotesi selezione iniziale. Giovedì in CdM. Oggi conferenza stampa sindacati

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Prevista per oggi la conferenza stampa indetta da FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams sulla situazione del precariato scolastico italiano.

Perché la conferenza stampa

I sindacati chiedono al Premier Conte di rispettare l’intesa firmata alla vigilia delle elezioni per superare il precariato del personale docente e ATA, compresi facenti funzione DSGA. L’intesa verteva, inoltre, sugli aumenti stipendiali di tutto il comparto.

Cosa prevedeva l’intesa

Nell’intesa era previsto un corso che permetteva ai docenti che hanno lavorato per 36 mesi (tre annualità di servizio) di conseguire l’abilitazione, nonché un concorso straordinario per docenti con tre annualità di servizio nella scuola statale, di cui uno specifico per la classe di concorso richiesta.

Scontro sulla selezione

Il processo di attuazione dell’accordo si è inceppato perché il Movimento 5 Stelle ha ritenuto che l’accordo, dopo che a giugno si era raggiunta una elaborazione con il Ministero di quanto sottoscritto con Conte, non sia stato rispettato pienamente.

Infatti, i cinquestellati hanno chiesto che vengano rispettate “alla lettera le linee dell’intesa del 24 aprile che parlano di percorsi abilitanti selettivi e concorso con procedure e non con selezione semplificata.”

Secondo quanto si legge nel loro comunicato, il percorso di abilitazione deve essere selettivo e il concorso programmato straordinario deve avere una procedura semplificata e non una selezione semplificata.

Alle proteste del Movimento, ieri, ha risposto il Presidente della VII commissione cultura al Senato. “I cosiddetti PAS – spiega -, superando la concezione nozionistica della valutazione mediante uniche prove d’esame, assicurano una reale selezione ex ante, in considerazione dell’esperienza professionale, in itinere, con diversi esami universitari, e ex post, con l’esame conclusivo (nel triennio accademico 2013/2016 quasi 3 aspiranti docenti su 10 non sono stati ammessi all’esame finale per non aver superato singoli esami del piano di studio).”

Secondo quanto riporta Italia, il Ministro continua a insistere sul testo orginario, «per noi il decreto quello è e quello resta», dicono fonti Miur.

E lo stesso Ministro, nel suo comunicato su FB si è detto convinto che la riserva politica dei M5S potrà essere superata.

Nodo su assunzione e supplenze

Altra questione riguarda il nodo delle immissioni in ruolo e delle supplenze. I sindacati, infatti, denunciano che quest’anno i posti che andranno a supplenza saranno circa 150 mila e senza un provvedimento urgente la Commissione europea darà seguito all’ennesima procedura di infrazione già aperta contro l’Italia per abuso di contratti a tempo determinato.

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