Pacifico (ANIEF): aumenti salariali anche per supplenti brevi, riaprire le GaE, più posti per il sostegno [INTERVISTA]

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Intervista a tutto tondo al presidente dell’associazione ANIEF su alcuni dei temi caldi del mondo della scuola, dal precariato agli aumenti stipendiali

Presidente, inizia un nuovo anno e subito nuove sentenze storiche del Tar Lazio e ancora emendamenti in Senato, peraltro, illustrati con accoratezza. Inizia sotto buoni auspici l’azione sindacale di Anief

Abbiamo presentato ben 15 proposte emendative al decreto-legge semplificazioni per reclutare tutti i docenti precari, gli ata facenti funzione dsga e sanare il contenzioso sulle gae e sul concorso ds. I senatori hanno ascoltato con interesse l’intervento anche sulla mobilità, bonus e card docenti, salario accessorio dei supplenti brevi. Speriamo che per una volta la politica intervenga prima della magistratura.

Già il precariato, quale soluzione avete richiesto?

La più semplice, la riapertura delle Gae a tutto il personale abilitato, l’utilizzo del doppio canale di reclutamento anche per le graduatorie d’istituto da trasformare in provinciale, l’assunzione dei docenti idonei, la salvaguardia dei ruoli assegnati ancorché con riserva. Soltanto 26 mila sono stati assunti dal nuovo concorso riservato per la secondaria. Sono più di 50 mila i posti andati vacanti alle convocazioni nell’ultimo triennio. Non mancano gli insegnanti ma la volontà politica di reclutare. Se uno è buon per fare il supplente per anni, se ha vinto un concorso, se ha superato l’anno di prova deve essere assunto a tempo indeterminato. Semplice no? Allora aspettiamo che lo si faccia.

Ma perché chiedete pure di far fare un corso sanatoria anche ai ricorrenti avverso il bando del 2011?

Perché il Governo aveva promesso al presidente della Consulta di risolvere il contenzioso con un atto normativo per evitare che una pronuncia a lui sfavorevole avrebbe fatto licenziare 500 presidi assunti. La soluzione è semplice, ammettere tutti i ricorrenti al corso – concorso e vedere chi di loro possa risultare idoneo al nuovo ruolo. D’altronde i posti ci sono anche per via dei pensionamenti con quota 100.

E sugli ATA facenti funzioni di DSGA?

Li abbiamo chiesto di applicare le stesse regole per i concorsi riservati ai docenti, perché deve fare una preselettiva, uno che da tre anni fa il dsga? Basterebbe semplicemente ammettere tali candidati agli scritti o agli orali prima ancora di riservare loro una quota del 30% come ha richiesto e ottenuto Anief al momento dell’immissione nel nuovo ruolo.

Ancora mobilità, ma non è stata già firmata l’ipotesi di Contratto a fine anno?

Si, ma di fronte all’abolizione degli ambiti territoriali, alle migliaia di famiglie separate da un algoritmo impazzito, ci vuole una nuova procedura straordinaria senza vincoli su tutti i posto vacanti, visto il reset del sistema. E poi bisogna semplificare le procedure per conseguire un’ulteriori abilitazione per favorire i passaggi di ruolo e i sovrannumerari.

Ma il salario accessorio non è già previsto per i docenti e gli ata precari?

La retribuzione professionale docenti e il compenso individuale accessorio sono previsti soltanto per i supplenti al 30 giugno o al 31 agosto e non per i supplenti brevi. Una discriminazione che persino la Cassazione ha denunciato al punto da farci aprire una nuova stagione di ricorsi.

Potrebbe fare la storia la sentenza ottenuta dai legali Anief sugli organici di sostegno siciliani. Ce lo spiega?

Per la prima volta i giudici del Tar Lazio sono entrati sul merito di quanto già discusso dalla Consulta nel 2010, cioè hanno messo le effettive esigenze davanti a tetti ipotetici di determinazione degli organici previsti dal legislatore. Se i posti in deroga devono essere dati in presenza di certificazione di handicap grave, questi stessi posti devono essere messi in organico di diritto se l’esigenza diventa permanente. Molti dei 7 mila posti in deroga affidati in supplenza in Sicilia dal prossimo anno dovranno essere dati in ruolo, pena il commissariamento dell’USR. Abbiamo chiesto un incontro urgente proprio per monitorare la corretta applicazione della sentenza e faremo lo stesso per le altre regioni ricorrendo, se necessario, ancora in tribunale.

Un’altra sentenza riapre le Gae al personale educativo. Ma non erano chiuse?

Già, per la politica chi ha il diploma magistrale per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria deve essere licenziato e gettato fuori dalle Gae mentre per il tribunale chi è educatore in quanto contrattualmente inquadrato come docente deve insegnare dalle Gae nello stesso ordine di scuola. Forse il Parlamento dovrebbe ripensare una scelta, già approvata in Senato quest’estate e poi cancellata dalla Camera, riaprire le Gae a tutto il personale abilitato senza aspettare la Plenaria o la Cassazione, reclutando semplicemente chi insegna ogni giorno ai nostri alunni.

E sul sostegno, quale potrebbe essere la soluzione?

Piuttosto che tagliare un miliardo, prevederne uno in più per stabilizzare tutto il personale supplente sui posti in deroga, il 40% di quello utilizzato annualmente per garantire il diritto all’istruzione. Se il 36% di questi insegnanti non è specializzato è colpa di un errato sistema di reclutamento che nega ai 15 mila docenti specializzati nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto l’immissione in ruolo.

Scarica l’intervento integrale del Presidente Anief in audizione presso la I e VIII Commissione del Senato, il 7 gennaio 2019.

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