Orientare gli studenti nell’industria culturale. Una borsa da 25.000 euro per giovani artisti

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Arte e cultura sono due ambiti in cui esprimere passioni, talenti, interessi e inclinazioni. Un esempio di come orientare gli studenti all’industria culturale

Oggi più di ieri i “luoghi” dell’arte e della cultura accolgono numerosi giovani che trasformano le proprie ambizioni in una professione. Stiamo parlando del mondo della pittura, della scultura, del design, della fotografia, del cinema (solo per citarne alcuni). Comprendere le possibilità di inserimento professionale nei settori che animano la realtà artistica e culturale italiana vuol dire offrire a studenti e studentesse una prospettiva aggiuntiva da cui guardare al mercato del lavoro.

Nell’industria culturale italiana opera un tessuto di imprese, istituzioni pubbliche, organizzazioni non profit che offre lavoro a 1,5 milioni di persone (un sistema che continua a creare occupazione e valori).

Quali sono gli ambiti dell’economia culturale italiana? Possiamo individuare 5 settori di riferimento verso cui volgere lo sguardo con un certo interesse:

  • industrie culturali – (cinema, musica, radio, tv, videogame e software, editoria, media)
  • patrimonio storico artistico – (musei, biblioteche, archivi, monumenti)
  • performing arts e arti visive – attività legate alla produzione di beni e servizi culturali non riproducibili (spettacoli dal vivo, arti visive)
  • industrie creative – attività afferenti al mondo dei servizi (per esempio design, architettura e comunicazione)

Si può lavorare nei musei, gallerie, festival, attività letterarie, cinema. E se allarghiamo l’ambito artistico e culturale al campo del design, dell’architettura e alle moderne forme di comunicazione attraverso cui le espressioni artistiche vengono diffuse al più vasto pubblico, allora gli spazi di ingresso per tutti quei giovani interessati ad esplorare questo segmento di mercato sono ancora più ampi.

Facciamo un esempio su tutti: i musei. Nel 2017 l’affluenza ai musei italiani ha registrato oltre 50 milioni di visitatori (5 milioni in più rispetto al 2016), con incassi che sfiorano i 200 milioni di euro. Il turismo culturale è un’opportunità per professioni vecchie e nuove. Infatti, la digitalizzazione dei contenuti e l’idea di rendere le esposizioni museali un’esperienza interattiva e dinamica, richiedono (e richiederanno) competenze aggiornate, dove tecnica, vocazione artistica e capacità gestionali definiscono profili professionali “eclettici”, in grado di dettare i tempi e le modalità di fruizione dei contenuti artistici, allineandoli alle esigenze di un pubblico sempre più vasto. Quindi comunicazione, marketing, tecnologia, organizzazione sono aree di competenza che cresceranno nei prossimi anni anche nel settore dell’industria culturale italiana.

Ma senza trascurare l’opportunità di dare spazio alla propria vena artistica e culturale anche attraverso canali di ingresso nel mondo dell’arte che puntano a valorizzare anzitutto la vocazione di aspiranti artisti. Diversi, in tal senso, sono i premi messi in palio da importanti e blasonati istituti con l’obiettivo di dare ad artisti emergenti la possibilità di potersi mettere in mostra e proporre al pubblico la propria produzione.

Il premio internazionale Luxembourg Art Prize va proprio in questa direzione, offrendo ad artisti sconosciuti, indipendentemente dall’età e dal titolo di studio posseduto, l’opportunità di partecipare a un’esposizione collettiva, concorrere per l’assegnazione di una borsa di 25.000 euro ed entrare a far parte di una rete internazionale di artisti. Dal disegno all’incisione, dalla pittura all’installazione, dalla performance alla fotografia, passando per la scultura, le tecniche digitali e le arti decorative. Sono questi gli ambiti in cui potersi cimentare per provare a fare di una vocazione e una passione il trampolino di lancio per una professione futura.

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