Orientamento, in Lombardia si sperimenta il progetto “Almaorèntati”

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red – "E’ necessario orientare di più e meglio gli studenti, perché possano scegliere in modo consapevole l’università o entrare più attrezzati nel mondo del lavoro". Lo ha detto l’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea

red – "E’ necessario orientare di più e meglio gli studenti, perché possano scegliere in modo consapevole l’università o entrare più attrezzati nel mondo del lavoro". Lo ha detto l’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea

IL PROGETTO – Almaorièntati non solo offre informazioni sul post-diploma, ma dà ai giovani la possibilità di confrontarsi con le proprie potenzialità e i propri limiti, di scoprire le materie di studio più consone in relazione ai corsi di laurea offerti, di immaginare il proprio futuro lavorativo, limitando le scelte sbagliate e gli inevitabili pentimenti. "L’accordo – ha sottolineato l’assessore Aprea – è sostenuto da un finanziamento triennale da parte dell’Assessorato regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro e prevede che venga sviluppato nel triennio 2013-2016 nelle ultime classi degli istituti scolastici superiori e dei Cfp, i Centri di formazione professionale della Lombardia". DATI – La banca dati AlmaDiploma, con la documentazione annualmente prodotta (profilo degli studenti in uscita e condizione occupazionale a 1, 3 e 5 anni dal termine degli studi) potrà aiutare a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, permetterà alle scuole e ai Cfp di valutare la propria efficacia interna ed esterna e consentirà alle università di conoscere in anticipo le caratteristiche e le aspirazioni dei propri iscritti.
 
ORIENTAMENTO NECESSARIO – "L’orientamento – ha detto ancora l’assessore Aprea – è tanto più necessario se si tiene conto che, ancora oggi, 82 immatricolati su 100 provengono da famiglie i cui genitori non hanno esperienza di studi universitari e 17 immatricolati su 100 abbandonano nel corso del primo anno di università". Dall’ultimo profilo dei diplomati 2012, che ha coinvolto 37.998 diplomati nelle scuole aderenti all’associazione AlmaDiploma, emerge anche che, se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore, 57 diplomati su 100 ripeterebbero lo stesso corso, ma 42 su 100 cambierebbero l’indirizzo di studio o della scuola.
 
CONOSCERE PER GOVERNARE – "Ho sempre pensato – ha ribadito Aprea – che una delle chiavi di volta per il successo negli studi e nel lavoro sia un corretto orientamento dei nostri ragazzi. E l’analisi dei dati, unitamente a ricerche come quelle condotte da AlmaLaurea e AlmaDiploma consentono di farlo e ci permettono di conoscere la provenienza socio-culturale di ciascuno studente, il grado di soddisfazione rispetto al percorso formativo compiuto, le sue aspettative e anche di avere il profilo di chi continua gli studi". "Abbiamo il dovere – ha aggiunto l’assessore – di seguire il giovane nella sua esperienza successiva per valutare l’adeguatezza dei percorsi di istruzione e formazione.
 
LIMITARE GLI INSUCCESSI – "Siamo consapevoli – ha concluso l’assessore Aprea – che neppure un profilo personalizzato può dire con assoluta certezza quale sia la scelta migliore per un giovane, ma certamente strumenti che aiutino a scegliere in modo consapevole possono contribuire a limitare gli insuccessi nei futuri percorsi di studio e di lavoro.

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