Orientamento: lavorare con i social network? Dal digital marketing all’influencer

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Un ampio e acceso dibattito si è sviluppato negli ultimi tempi sulle più recenti modalità di comunicazione

Secondo alcuni interpreti e studiosi (per la verità sempre più numerosi) gli smartphone, gli altri device mobili, la costante connessione alla Rete, il bersagliamento continuo di messaggi fulminei, l’abbandono graduale del testo in favore dell’immagine e, su tutto, i social network starebbero modificando radicalmente non solo il nostro modo di comunicare nella vita interpersonale di tutti giorni, ma starebbero modificando (e in peggio) anche le nostre capacità cognitive e linguistiche. Come? Abbassando il nostro grado di attenzione, diminuendo la nostra capacità critica e anche l’empatia.

Per non parlare della proliferazione di notizie false, le cosiddette fake news, che ormai sembrano quasi indistinguibili da quelle vere per una larga fetta di popolazione (secondo uno studio dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli 3 persone su 4, in Italia, non sarebbero oggi in grado di comprendere se una notizia sia falsa o meno).

I social network, in particolare quando utilizzati tramite smartphone, starebbero pertanto proponendo concrete minacce alla nostra corretta convivenza. Ma ciò non vuol dire, tuttavia, che essi non siano anche fonte di possibilità positive: se usati nel giusto modo, infatti, rappresentano senza dubbio un’opportunità da cogliere su più fronti, come d’altronde pure sta avvenendo. E questo anche al di là della dimensione squisitamente relazionale per la quale sono nati: ritrovare vecchi amici, farsene di nuovi, mettere in connessione luoghi e persone, rendere più libera l’informazione anche in contesti dove non lo è.

Anche sul versante lavoro. Sì, perché da un po’ di tempo a questa parte i social network, oltre a essere fonte di occupazione per molti profili professionali nuovi (come per esempio i chiacchierati Social media manager o i cosiddetti Influencer o i nuovi Pubblicitari o gli Esperti di digital marketing), stanno diventando anche un canale nel quale ricercare lavoro in maniere del tutto innovative. Si prenda per esempio il caso (che ha fatto scuola) di Anaelle Antigny: una ragazza francese poco più che ventenne che ha deciso di condividere una sua storia Instagram (un video di 1 minuto e 20 secondi) su LinkedIn. In questa storia Anaelle presentava sé stessa, i suoi hobby, le sue passioni e competenze, i suoi titoli di studio, cercando un’azienda che ne avesse bisogno. Ebbene, in questo caso si può proprio dire che “la storia ha avuto lieto fine”: Anaelle è stata infatti contattata da un’azienda e messa sotto contratto!

Ecco dunque un risvolto positivo delle (ormai non troppo) nuove modalità di comunicazione: cercare lavoro tramite social network è possibile, soprattutto quando chi cerca lavoro ci mette impegno, innovazione e inventiva. Le strade per accedere al mondo del lavoro sono molteplici, e certe volte per percorrerle bisogna fare la differenza con l’inventiva, la passione e l’innovazione. Nei social network, tutto questo è possibile.

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