Orientamento? Il primo passo è un buon curriculum: cosa fare e cosa non fare

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Scrivere correttamente un buon curriculum vitae è il primo passo per la ricerca del lavoro.

Dopo un buon percorso d’istruzione e formazione, infatti, bisogna sapersi presentare sul mercato con consapevolezza ed efficacia. Eppure, molto più spesso di quanto si pensi, le aziende si ritrovano a sfogliare centinaia e centinaia di CV scritti in maniera raffazzonata, confusa, senza capo né coda, riportando talvolta informazioni false o imbarazzanti errori di grammatica che possono compromettere il già delicato processo di selezione del personale.

Un primo passo necessario verso una buona strategia di orientamento professionale per studenti e studentesse è dunque mostrare loro come scrivere correttamente tutte le sezioni di un curriculum vitae. Per fare qualche esempio: capita spesso che i reclutatori (o recruiter) leggano CV in cui le esperienze lavorative sono presentate senza ordine cronologico, oppure senza il nome delle aziende per le quali il candidato ha già ricoperto mansioni ecc. Oppure, magari, i direttori del personale si trovano tra le mani CV con fotografie decisamente inadeguate.

Errori piuttosto frequenti che chi scrive il curriculum commette molto più spesso di quanto si pensi. Come accade per le dichiarazioni mendaci o inesatte o per gli “abbellimenti” sulle esperienze lavorative e sulle competenze acquisite (come quelle linguistiche e informatiche): secondo una recente indagine condotta da CareerBuilder questi errori compaiono nel 57% circa dei CV.

Quello che devono capire studenti e studentesse è che evitare questi sbagli può fare la differenza, rendendo il loro profilo appetibile agli occhi dei selezionatori. Per questo occorre metterli in guardi su quali sono i 10 errori da non fare assolutamente nella stesura del curriculum vitae.

Progettare in maniera adeguata il proprio curriculum vitae rispettando gli standard del formato europeo, per esempio, o comunque presentando un documento testuale ordinato ed equilibrato in tutte le sue sezioni non è l’unica maniera di trasmettere in maniera efficace il proprio bagaglio di esperienze e competenze a chi assume. Esistono infatti, grazie alle numerose possibilità offerte dalle nuove tecnologie, modalità alternative che, se utilizzate con criterio e la giusta dose di creatività e intraprendenza, possono davvero fare la differenza. Si prenda per esempio il caso di Anaelle Antigny, una giovane ventenne francese che è riuscita a trovare lavoro presentandosi alle aziende tramite un video-curriculum caricato su Instagram. In tal senso, ingegnarsi per scovare modalità di presentazione alternative del proprio curriculum tramite i social network può rappresentare senza dubbio una carta vincente. Perché se da una parte bisogna essere rispettosi dei criteri condivisi di stesura di un CV, è anche vero che talvolta un po’ di creatività non guasta affatto!

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