Orientamento e discipline umanistiche: quali professioni per i laureati in Scienze politiche?

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Che le lauree in discipline umanistiche garantiscano possibilità di accesso al mercato del lavoro meno spiccate che le lauree in discipline scientifiche è un dato a cui ormai da anni siamo abituati. L’indagine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani parla infatti di una netta distanza tra i due tipi di laurea.

Tuttavia, alcune lauree umanistiche riescono a non discostarsi sensibilmente dalla media generale (quella di tutte le classi di laurea). È il caso delle lauree in Scienze politiche. A un anno dal conseguimento del titolo, infatti, i laureati triennali in Scienze politiche e delle relazioni internazionali (classe L-36) lavorano nel 38,6% dei casi, percependo uno stipendio medio pari a 979 euro, a fronte di un valore medio (in tutte le classi di laurea) che vede il tasso di occupazione al 37,5% e una retribuzione di 994 euro.

Se andiamo poi a guardare ciò che avviene con la laurea magistrale in Scienze della politica (classe LM-62), la situazione è simile, seppure peggiora di poco: a un anno dal conseguimento del titolo si lavora nel 56,1% dei casi con una retribuzione media mensile di 1.137 euro, a fronte di una media generale del 58,9% e di 1.210 euro.

Ma quali sono, in particolare, le principali professioni che possono svolgere i laureati in Scienze politiche? Domanda a cui, ovviamente, non è possibile dare una risposta univoca. Domanda a cui tuttavia è possibile rispondere con delle indicazioni di massima circa i principali mestieri a cui i titoli danno accesso.

Se guardiamo alle professioni adatte ai laureati triennali in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, per esempio, ci imbattiamo in diverse figure che popolano vari ambiti del mercato del lavoro: si va infatti dal mondo della Ricerca (con profili come Intervistatore, Rilevatore professionale e Tecnico dell’acquisizione delle informazioni) fino al settore delle Risorse umane, dal mondo delle ONG e del Terzo settore (in cui i laureati in Scienze politiche possono inserirsi a vario titolo come Operatori) fino al settore della Comunicazione, passando per l’ambito più “classico” del pubblico impiego in una PA.

Anche le professioni per i laureati magistrali in Scienze della politica sono diverse, e anch’esse insistono su settori del mondo del lavoro piuttosto distanti tra loro: si va infatti da profili che popolano l’ambito della Consulenza e delle Associazioni di categoria fino al settore delle Pubbliche relazioni e dell’Insegnamento, passando anche in questo caso per l’impiego nella Pubblica Amministrazione. C’è infine da dire che i laureati magistrali hanno anche accesso (con i dovuti percorsi professionali e di studio ulteriore) a carriere di elevato “prestigio”, come quella del Diplomatico.

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