Orientamento: come funzionano le Agenzie per il lavoro e il fondo per la formazione professionale dei lavoratori in somministrazione

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L’ingresso nel mercato del lavoro è uno dei momenti di certo più delicati nella vita di un giovane. Le strade per raggiungere un impiego sono infatti numerose, e spesso la difficoltà sta proprio nel comprendere quale di esse sia la più adeguata al proprio profilo.

Se da una parte, allora, la classica riconcorsa all’impiego pubblico porta moltissimi a prepararsi per partecipare a concorsi o avvisi pubblici, e dall’altra la ricerca di lavoro nel privato porta altri a rispondere ad annunci di lavoro veicolati tramite i più disparati canali dalle aziende private che offrono impiego a tempo indeterminato o indeterminato, è pur vero che ci troviamo di fronte a un mercato del lavoro che negli ultimi vent’anni è, come noto, cambiato in modo davvero sostanziale, con mutamenti anche dal punto di vista delle fattispecie contrattuali e degli attori che entrano nel mercato inserendosi tra domanda e offerta di lavoro.

Tra le nuove forme contrattuali di lavoro c’è anche il cosiddetto contratto di somministrazione (uno strumento nato nel 2003 con la Legge Biagi come lavoro interinale), contratto che oggi vede il coinvolgimento delle cosiddette Agenzie per il lavoro, attori autorizzati a operare dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) che si occupano di reclutare, selezionare e assumere soggetti idonei a ricoprire determinati ruoli per contro di aziende terze, presso cui i soggetti presteranno di fatto la propria opera.

Secondo il nostro ordinamento esistono 5 tipi di Agenzie per il lavoro, a seconda del loro grado di intervento tra domanda e offerta di lavoro:

  • Agenzie di somministrazione di tipo generalista;
  • Agenzie di somministrazione di tipo specialista;
  • Agenzie di intermediazione;
  • Agenzie di ricerca e selezione del personale;
  • Agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.

Alcune di queste Agenzie per il lavoro, oltre che selezionare personale, fare colloqui e screening di CV, possono assumere e firmare contratti con personale che presterà poi la propria opera per aziende terze. Proprio in tal caso, si parla di contratto di somministrazione, un contratto che vede dunque rapportarsi tre soggetti:

  • il somministratore: ovvero l’Agenzia per il lavoro, che assume di fatto il personale;
  • il somministrato: ovvero il lavoratore che di fatto presta la propria opera professionale;
  • l’utilizzatore: ovvero l’impresa che usufruisce di quest’opera professionale.

Ma le Agenzie per il lavoro si occupano anche di ricollocare i lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro o in stato di inoccupazione o disoccupazione. Per perseguire questo scopo, hanno a disposizione diversi strumenti, tra cui il Fondo Forma.Temp, un fondo a cui danno vita vari attori: associazioni di settore come ASSOLAVORO e ASSOSOMM, confederazioni sindacali come CISL, CGIL e UIL e organizzazioni sindacali dei lavoratori in somministrazione, come FeLSA CISL, CGIL Nuove Identità di Lavoro e UILTemp.

Il fondo Forma.Temp, in particolare, offre la possibilità ai lavoratori in somministrazione (gli iscritti alle Agenzie per il lavoro) di riqualificarsi professionalmente tramite corsi di formazione gratuiti nei più svariati settori. Grazie al fondo, chi è in cerca di occupazione può in sostanza apprendere tramite percorsi gratuiti nuove competenze utili a rientrare nel mercato.

Uno strumento istituzionale in più, dunque, per aiutare le persone a trovare la propria strada professionale, cercando di indirizzarle verso i settori del mondo del lavoro che hanno maggior bisogno di personale secondo i fabbisogni delle imprese.

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