Organico funzionale e piano di assunzione di 100mila precari in un anno

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L’On. Mariangela Bastico ha proposto in sede di discussione della legge finanziaria l’introduzione dell’organico funzionale per la distribuzione del personale alle autonomie scolastiche. Il testo dell’Ordine del giorno.

L’On. Mariangela Bastico ha proposto in sede di discussione della legge finanziaria l’introduzione dell’organico funzionale per la distribuzione del personale alle autonomie scolastiche. Il testo dell’Ordine del giorno.

impegna il Governo
ad assegnare il necessario personale docente ed ATA alle scuole attraverso l’organico funzionale, distribuito su criteri di riparto definiti e concordati, in modo che ogni scuola abbia la certezza delle risorse disponibili per un triennio. Ciò al fine di rafforzare e valorizzare l’autonomia scolastica e in applicazione di quanto previsto nella bozza di accordo definita, ma non ancora approvata, in Conferenza Stato-Regioni, per il trasferimento delle competenze alle Regioni in materia d’istruzione in attuazione del titolo V della Costituzione. Infatti è attraverso l’organico funzionale che devono trovare risposta le esigenze di personale per il funzionamento ordinario, per la sostituzione di personale assente, utilizzando personale stabile anche per le supplenze; un organico funzionale deve essere istituito anche per gli insegnanti di sostegno dei ragazzi disabili, garantendo cosi’ la continuità didattica e professionalità consolidate e specifiche a supporto dei diversi bisogni degli studenti. In questo modo viene superata la distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, assegnando alle scuole personale stabile, che garantisce continuità all’insegnamento, il superamento del precariato scolastico e la valorizzazione dell’ autonomia delle scuole nell’organizzazione e nell’innovazione della didattica.

Conseguentemente, con il superamento dell’organico di fatto e dell’organico di diritto, è possibile, anche in presenza dei tagli previsti dalla legge 133/2008 (finanziaria estiva) per l’anno scolastico 2011/2012 – tagli che il PD chiede con forza di azzerare – procedere a quasi 100 mila assunzioni per il prossimo anno scolastico, definite come indicato nell’ordine del giorno:

definire un piano straordinario di immissioni in ruolo, a partire dal prossimo anno scolastico, pari a 100 mila persone in un anno, di cui 61.000 docenti e 38.300 ATA, corrispondenti ai posti vacanti in organico di diritto e non coperti dalle assunzioni effettuate, nonché ai posti in organico di fatto stabilizzabili, inclusi quelli a sostegno dei disabili e ai posti resi disponibilili dai pensionamenti. I numeri di tale piano di assunzioni includono i tagli previsti per l’anno scolastico 2011-2012 dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; sono pertanto aumentabili a fronte del necessario annullamento dei predetti tagli;

programmare un piano pluriennale di assunzioni corrispondente nei prossimi anni ai posti di nuova istituzione e a quelli che si rendono liberi dai pensionamenti;

incentivare la formazione del personale della scuola in servizio, rendendola obbligatoria e certificata al fine di qualificare la professionalità docente e la partecipazione al progetto dell’istituto;

impostare la programmazione della formazione in ingresso dei docenti sulla base dei fabbisogni derivanti da tale processo complessivo di stabilizzazione.

Testo integrale dell’ODG

La 5ª Commissione permanente del Senato,

in sede di esame del disegno di legge di stabilità per l’anno 2011, per quanto di competenza,

premesso che:

lo stanziamento complessivo per la missione Istruzione scolastica (missione n. 22) è pari a 42.030,5 milioni di euro, con una riduzione di ben 2.106,2 milioni di euro (- 4,8 per cento) rispetto alle previsioni assestate del bilancio 2010;

dal raffronto tra gli importi assegnati ai programmi per il 2009 e per il 2010 emergono:
a) la riduzione di 219,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica”;
b) la riduzione di 123,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istruzione prescolastica”;
c) la riduzione di 780,1 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istruzione primaria”;
d) la riduzione di 208,3 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istruzione secondaria di primo grado”
e) la riduzione di 841,6 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istruzione secondaria di secondo grado”;
f) la riduzione di 129,0 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istituzioni scolastiche non statali”;
g) la riduzione di 7,8 milioni di euro rispetto al dato assestato 2010 per il programma “Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per l’istruzione e formazione professionale”;

si segnala che detti programmi avevano già subito notevoli riduzioni rispetto alle previsioni assestate per il 2009 e per il 2008;

vi saranno decine di migliaia di incarichi annuali coperti da lavoratori precari destinati al licenziamento nei prossimi anni per ottemperare al pesantissimo taglio di personale previsto dall’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 – c.d. “manovra d’estate 2008? – (per l’anno scolastico 2010-2011: 25.560 docenti e 15.167 ATA; per l’anno scolastico 2011-2012: 19.676 docenti e 14.167 ATA);
la legge di assestamento del bilancio 2009, approvata nel luglio scorso, ha definito ulteriori massicci tagli alla spesa per gli incarichi a tempo determinato, che si riduce complessivamente di 577.064.995 euro;

i pesanti tagli effettuati con il D.L. 78/2010, riducendo del 50% la spesa delle pubbliche amministrazioni rispetto alla spesa sostenuta nell’anno 2009, determinano non solo l’avvilente incertezza per il futuro professionale dei lavoratori coinvolti, ma anche una mancata continuità didattica che viene negata a migliaia di studenti;

per assicurare pari opportunità di futuro ai giovani e per sostenere uno sviluppo economico di qualità e la coesione sociale del Paese è indispensabile, come prevede la strategia europea, porre il sapere ed i sistemi di istruzione e di formazione tra le priorità nelle scelte di investimento, nel quadro di un ottimale utilizzo delle risorse;

negli ultimi due anni le immissioni in ruolo del personale docente ed ATA sono state del tutto inadeguate, non hanno coperto nemmeno i posti lasciati liberi dai pensionamenti e non hanno rispettato il piano triennale di assunzioni di 150 mila docenti e 30 mila ATA stabilito nella legge finanziaria 2007;

la prospettiva di un piano di stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari è indispensabile per garantire continuità didattica e qualità dell’offerta scolastica, oltre che per rispondere alle legittime aspettative di persone che per molti anni hanno lavorato nelle scuole costruendo il proprio futuro personale e famigliare in questa attività professionale;

solo l’effettiva attuazione dell’organico funzionale, vero motore dell’autonomia scolastica, può consentire alla scuola pubblica di rinnovarsi nel campo della didattica e dell’organizzazione e di individuare quelle strategie utili al raggiungimento del successo formativo degli studenti;

il mondo della scuola chiede il ritiro dei tagli agli organici previsti dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e l’impegno per un piano pluriennale straordinario di stabilizzazione del personale docente e ATA al fine di dare certezze e stabilità ai lavoratori e di garantire la qualità e l’efficienza del sistema scolastico;

impegna il Governo:

ad assegnare il necessario personale docente ed ATA alle scuole attraverso l’organico funzionale, distribuito su criteri di riparto definiti e concordati, in modo che ogni scuola abbia la certezza delle risorse disponibili per un triennio. Ciò al fine di rafforzare e valorizzare l’autonomia scolastica e in applicazione di quanto previsto nella bozza di accordo definita, ma non ancora approvata, in Conferenza Stato-Regioni, per il trasferimento delle competenze alle Regioni in materia d’istruzione in attuazione del titolo V della Costituzione. Infatti è attraverso l’organico funzionale che devono trovare risposta le esigenze di personale per il funzionamento ordinario, per la sostituzione di personale assente, utilizzando personale stabile anche per le supplenze; un organico funzionale deve essere istituito anche per gli insegnanti di sostegno dei ragazzi disabili, garantendo cosi’ la continuità didattica e professionalità consolidate e specifiche a supporto dei diversi bisogni degli studenti. In questo modo viene superata la distinzione tra organico di diritto e organico di fatto, assegnando alle scuole personale stabile, che garantisce continuità all’insegnamento, il superamento del precariato scolastico e la valorizzazione dell’ autonomia delle scuole nell’organizzazione e nell’innovazione della didattica;

a definire un piano straordinario di immissioni in ruolo, a partire dal prossimo anno scolastico, pari a 100 mila persone in un anno, di cui 61.000 docenti e 38.300 ATA, corrispondenti ai posti vacanti in organico di diritto e non coperti dalle assunzioni effettuate, nonché ai posti in organico di fatto stabilizzabili, inclusi quelli a sostegno dei disabili e ai posti resi disponibilili dai pensionamenti. I numeri di tale piano di assunzioni includono i tagli previsti per l’anno scolastico 2011-2012 dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; sono pertanto aumentabili a fronte del necessario annullamento dei predetti tagli;

a programmare un piano pluriennale di assunzioni corrispondente nei prossimi anni ai posti di nuova istituzione e a quelli che si rendono liberi dai pensionamenti;

ad incentivare la formazione del personale della scuola in servizio, rendendola obbligatoria e certificata al fine di qualificare la professionalità docente e la partecipazione al progetto dell’istituto;

ad impostare la programmazione della formazione in ingresso dei docenti sulla base dei fabbisogni derivanti da tale processo complessivo di stabilizzazione.

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