Occupazione scuole: moda o protesta consapevole? ANP: problema edilizia e qualità didattica
Occupati alcuni dei principali licei di Roma quali il: Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli (occupati nei giorni scorsi e dove sono già riprese le lezioni), Augusto Righi (dove l’occupazione è durata un paio di giorni) e Torquato Tasso.
Motivi della protesta
Le proteste, in particolare per ciò che riguarda gli studenti del Righi e del Tasso, sono di carattere politico, come riferisce l’AGI:
“Ci teniamo a precisare che questa decisione non è stata presa contro l’amministrazione scolastica – spiegavano i ragazzi del Righi in un comunicato ma esclusivamente per una lotta politica antigovernativa. Il governo di Salvini e di Di Maio sta attuando manovre di stampo xenofobo e razzista, con il solo scopo di fare mera campagna elettorale, canalizzando l’odio nei confronti di ogni minoranza, come dimostrato dallo sgombero di luoghi di accoglienza, come il centro ‘4 stelle’ e il ‘Baobab’.
Altro motivo il problema dell’edilizia scolastica, delle “strutture scolastiche fatiscenti che crollano sulle nostre teste” e dei “ritardi amministrativi nell’assegnazione dei docenti” con ore di attività didattica rimaste scoperte.
Stesse motivazioni anche per gli studenti del Tasso:
“Ribadiamo anche energicamente come la Repubblica Italiana sia fondata, come si evince dal primo articolo della nostra Costituzione, sul lavoro e sulla dignità del lavoratore” si legge, “Dignità svilita o addirittura cancellata da una forma di sussistenza sociale quale il reddito di Cittadinanza”.
Insegnanti
I docenti non concordano con la forma di protesta illegale, quale appunto l’occupazione, e sperano in un ritorno alla normalità.
Dirigenti
Quanto ai presidi, il presidente dell’ANP, Antonio Giannelli, si è dichiarato contrario all’occupazione, considerate ormai una moda:
“Siamo contrari a ogni forma di occupazione. Occupare gli istituti scolastici è un’abitudine solo italiana, delle scuole di tipo liceale e specificamente delle grandi città. La inquadro in un fenomeno di moda“.
Detto questo, Giannelli ha ammesso l’esistenza di specifici problemi:
- lo stato scadente dell’edilizia scolastica;
- la qualità didattica non sempre motivante per gli alunni.
Riguardo all’ultimo punto, l’ANP ha lanciato la proposta di superamento delle materie e di un insegnamento per argomenti.