Nuovi Dirigenti Scolastici, assegnazione sede per preferenza ma conta tanto anche il curriculum. Differenze tra le regioni

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Assegnazione della sede ai vincitori del concorso Dirigenti Scolastici: gli USR al lavoro per garantire in tempi rapidi l’ultimo atto della complessa procedura. 

Nonostante le indicazioni del Miur, si sta registrando una differente impostazione negli Uffici Scolastici.
A denunciare la situazione il sindacato CISL: per alcuni infatti sarà determinante la posizione in graduatoria, per altri il curriculum vitae, alcuni potranno esprimere preferenze su tutte le sedi, altri per province.

Come avviene l’assegnazione della scuola

 Il Miur ha diramato la nota n. 36621 dell’8 agosto, con cui si fornisce anche il verbale dell’incontro effettuato con le organizzazioni sindacali.
Considerato che si tratta di primo incarico, leggiamo nella sintesi del suddetto confronto, per cui non ci si può basare sui risultati pregressi, gli USR dovranno tenere in considerazione:
  • il punteggio in graduatoria di merito
  • le preferenze espresse 

Il Miur tiene però a precisare che nell’interesse pubblico comunque può entrare i gioco la discrezionalità dell’USR”il conferimento di ciascun incarico dirigenziale, compreso il primo, non può prescindere dalla valutazione del pubblico interesse da perseguire, ovvero l’efficiente gestione dell’istituzione scolastica”

Quindi non ampia discrezionalità dell’USR ma punteggi della graduatoria, in armonia con l’interesse pubblico di una efficiente gestione dell’amministrazione scolastica.

Quanto alla preferenze, il Miur raccomanda di farle esprimere su un numero ampio di sedi – al fine di evitare, per quanto possibile, assegnazioni d’ufficio.

Cosa accade negli USR

Nella realtà dei fatti però, scrive la CISL, i criteri diventano molto differenti tra un USR e l’altro
In Lombardia, ad esempio, i vincitori di concorso potranno esprimere 20 sedi e le province lombarde in ordine di preferenza. L’indicazione delle sedi non assume carattere vincolante in quanto nel conferimento è fatta salva la discrezionalità dell’Amministrazione.
In Toscana invece si chiede ai vincitori di indicare solo 5 preferenze e per di più non graduate, mentre l’assegnazione avverrà non solo considerando la posizione in graduatoria, ma anche valutando le esperienze desumibili dal curriculum vitae.
Nell’USR Lazio le preferenze espresse dai vincitori di concorso per le singole sedi potranno essere oltre 100.
Nella Regione Marche incontriamo una soluzione ancora differente: solo la provincia verrà assegnata secondo l’ordine di precedenza in graduatoria, mentre la sede scolastica sarà attribuita sulla base delle esperienze pregresse, titolo di studio e istituto di provenienza.
In Emilia-Romagna le sedi da indicare sono 10, però ubicate in almeno tre diverse province della regione. Nell’assegnazione verrà valutata l’esperienza nell’attività non dirigenziale ma di insegnamento, in relazione ai documenti di programmazione delle scuole, anche qui riproponendo l’impostazione relativa agli abrogati settori formativi. Addirittura, i vincitori titolari delle tutele previste dalla legge 104/92, avranno la precedenza non nell’assegnazione della sede (come esplicitamente scritto nel bando del concorso) ma, a quanto pare, nell’area territoriale.

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