Congedi, UE aumenta diritti dei padri. L’Italia dovrà adeguarsi entro tre anni
Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato una direttiva che introduce almeno dieci giorni lavorativi di congedo di paternità e due mesi di congedo parentale retribuiti nei giorni successivi alla nascita o al parto del feto morto come requisito minimo in tutti gli Stati membri.
Il congedo di paternità dovrà essere pagato a un livello non inferiore all’indennità di malattia.
Tocca agli Stati membri fissare un livello adeguato di retribuzione, o indennità, per il periodo minimo non trasferibile di congedo parentale.
Attualmente in Italia la durata del congedo obbligatorio per il padre è di 5 giorni, più un giorno facoltativo previo accordo con la madre e in sua sostituzione.
La direttiva prevede inoltre due mesi di congedo parentale non trasferibile e retribuito.
L’obiettivo è facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia, promuovere la parità di genere, aumentare le opportunità per le donne nel mercato del lavoro e rafforzare il ruolo del padre nella vita di famiglia.
Il provvedimento è stato approvato con 490 voti a favore, 82 contrari e 48 astensioni.
La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e gli Stati membri dovranno recepire le nuove norme entro tre anni.