Nuove abilitazioni, università al lavoro. Il ministero insiste per settembre

Di Lalla
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red – Il Ministero vuole far partire i percorsi di abilitazione dal prossimo anno accademico, ma servono 11 Regolamenti e i pareri delle Commissioni Parlamentari, del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, della Ragioneria Generale e del Consiglio di Stato. Intanto il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2011 e dunque entrato in vigore il 15 febbraio.

red – Il Ministero vuole far partire i percorsi di abilitazione dal prossimo anno accademico, ma servono 11 Regolamenti e i pareri delle Commissioni Parlamentari, del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, della Ragioneria Generale e del Consiglio di Stato. Intanto il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2011 e dunque entrato in vigore il 15 febbraio.

I Regolamenti serviranno a determinare requisiti e modalità di accesso ai corsi abilitanti per i vari insegnamenti, essendo chiaro che il costo del percorso di formazione sarà a carico degli interessati.

Intanto le Università sono al lavoro, come testimoniato dal comunicato dell’Università di Milano:

"L’Università degli Studi di Milano, pur nell’attesa di ulteriori indicazioni ministeriali e degli atti necessari da parte della Direzione Scolastica Regionale, sta predisponendo i necessari percorsi didattici finalizzati ad accedere alla professione di insegnante, secondo quanto previsto dal decreto."

I percorsi da attivare sono:

– corsi di Laurea Magistrale (o curricula) specifici solo per l’insegnamento nelle scuole secondarie di primo grado, ossia le scuole medie inferiori, l’attivazione dei quali avverrà prima possibile, compatibilmente con l’erogazione dei decreti applicativi da parte del Miur. L’istituzione di una specifica Laurea Magistrale a numero programmato per l’insegnamento nelle scuole secondarie superiori è rimandata a decreti successivi.

– TFA, sia per le Scuole secondarie inferiori che superiori, (l’attivazione dei quali avverrà prima possibile, compatibilmente con l’erogazione dei decreti applicativi da parte del Miur), al quale si accede con le lauree previste nell’allegato A del Decreto Ministeriale 9 febbraio 2005, n. 22 (DM 22/2005) . Per la corrispondenza tra classi di laurea specialistiche e magistrali si veda l’allegato 2 al Decreto Ministeriale 26
luglio 2007.

Gli studenti laureati hanno però ricevuto anche il seguente messaggio:

"Acquisizione di crediti tramite esami singoli.
Il DM 249/2010 NON fa menzione alla possibilità di acquisire, dopo l’entrata in vigore del DM stesso, eventuali crediti mancanti rispetto a quanto richiesto dal DM 22/2005 (come sopra) tramite esami singoli (con iscrizione al di fuori di un percorso triennale/magistrale).
Si precisa, invece, che verranno ritenuti validi ai fini dell’ammissione alla prova di accesso al TFA i corsi singoli sostenuti dopo la laurea ma entro la data di entrata in vigore del D.M. 249/2010 (cioè il 15
febbraio 2011).
Si raccomanda pertanto a tutti gli studenti che intendessero intraprendere la professione di insegnante di conseguire all’interno del loro percorso di studio tutti i crediti necessari a tal fine (anche eventualmente in sovrannumero rispetto ai crediti curriculari)."

Dunque, nessuna possibilità (stante a quanto afferma l’Università di Milano) di recuperare eventuali esami mancanti per l’accesso alle varie classi di concorso. La comunicazione ha messo in allarme i docenti, i quali ritengono che la possibilità debba essere data per tutto il corrente anno accademico, cioè entro l’attivazione del TFA e non entro l’entrata in vigore.

Una questione di non poco conto, se si considera che spesso i percorsi svolti non sono stati finalizzati all’insegnamento, e dunque i futuri docenti si ritrovano già con debiti da recuperare per partecipare alle selezioni per l’ingresso nel mondo della scuola.

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